A Paolo Cevoli il premio "Romagnolo dell'anno"

Rimini

CESENA. Se l’Italia è terra di santi, poeti e naviganti, si potrebbe aggiungere, a furor di popolo, che la Romagna è terra di divertimento, buon cibo e ospitalità: “In Emilia se dici c'ho sete, ti danno un bicchiere d'acqua. In Romagna se dici c'ho sete, ti danno del Sangiovese”. È uno dei detti più celebri della nostra terra, fatto proprio da Paolo Cevoli in tanti suoi spettacoli.

Non a caso proprio al comico riccionese, che nei suoi personaggi (primo fra tutti Palmiro Cangini, Assessore alle Attività Varie ed Eventuali del comune di Roncofritto) incarna la quintessenza della romagnolità, viene attribuito il Premio Romagnolo dell’Anno.

L’occasione, goliardica e golosa, dell’ambito riconoscimento è la tre giorni Sono Romagnolo, la manifestazione dedicata all’identità della “terra solatia” decantata dal Pascoli, in scena a Cesena Fiera dal 23 al 25 febbraio.

Non una semplice fiera, nemmeno una macchietta autocelebrativa di miti e stereotipi di Romagna, Sono Romagnolo tratteggia e restituisce il ritratto di un microcosmo fertile di cultura, saperi e sapori, che ha fatto della sua convivialità un marchio di benessere.

Tanti gli eventi di questa terza edizione tra spettacoli, appuntamenti culturali, proposte gastronomiche della tradizione, aree espositive e financo un momento di riflessione dedicato al Welfare in Romagna.

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