Nuovo porto: ecco i dettagli

Cesenatico

CESENATICO. Un milione e 160.000 euro di lavori pubblici attesi per il porto. Serviranno per adeguare l’area di sbarco, sistemare gli attracchi, rifare l’illuminazione e i sottoservizi, innalzare e rinnovare le banchine così da contrastare le esondazioni, consolidare il sistema frangi-flutto.
A Cesenatico ci sono da impiegare 723.000 euro di contributi pubblici arrivati dai fondi strutturali Feamp (per il 50% dell’Unione Europea, per il 35% dello Stato e per il 15% della Regione), destinati ai porti pescherecci ed assegnati dalla Regione Emilia-Romagna.
Dalla tarda primavera dell’anno in corso potrebbero aprire i cantieri. Gli interventi previsti potranno essere realizzati anche in più di uno stralcio.
Assieme all’intervento sul ponte mobile di viale Anita Garibaldi, sulla Vena Mazzarini, che verrà rifatto per ridurne la rumorosità ma mantenendo la possibilità di sollevamento, la sistemazione del porto sarà l’opera pubblica più rilevante e visibile messa in cantiere nella prima parte del 2018.
Il Comune ha già lanciato il bando di gara, che scadrà il 12 marzo. Entro aprile verranno consegnati i lavori, che si concluderanno in novembre, per poi giungere al collaudo entro fine anno.
Cesenatico, al pari di altri porti pescherecci di rilevanza regionale, è stato ammesso a finanziamento per una quota parte di quei 2,5 milioni di euro derivanti dai fondi Feamp.
Con un investimento complessivo di 1 milione e 160.000 euro, si andrà a ammodernare e riqualificare il porto.
L’obiettivo del primo stralcio è aumentare le condizioni di sicurezza e di lavoro degli operatori, riqualificando le banchine e il piazzale sul lato di ponente: dallo squero alla porte vinciane.
Le banchine dell’area portuale saranno alzate fino a 1,10 metri sul livello di medio mare e allargate fino a 1,80 metri. Ci sono poi da consolidare le strutture dei frangi-flutto sottostanti e si rinnoveranno la rete di raccolta delle acque piovane, le linee dell’acquedotto, gli impianti elettrici, oltre a rifare la pavimentazione.
I fondi Feamp hanno portato sorrisi anche in altri porti: circa 600.000 euro sono andati a Cervia, 400.000 a Bellaria e 700.000 a Rimini.

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