Verde "imbrattato" in zona stazione
CESENA. Abitare nei dintorni della stazione, che resta una delle zone più degradate e insicure della città, non è il massimo. Se poi si lascia andare in malora quel po’ di colore introdotto in un’area così grigia, con chiazze di piante e fiori, la situazione si deteriora ancora di più. L’inciviltà di chi semina rifiuti o non raccoglie i bisogni fatti dai cani, o quella di chi alimenta la sosta selvaggia in alcuni punti, danno il colpo di grazia.
Una residente racconta e documenta con foto questo quadro poco edificante all’interno del perimetro formato dal piazzale della autocorriere, corso Cavour, viale Bovio e via Angeloni. Si tratta di una zona vocata per i servizi, dai trasporti pubblici alle scuole superiori, ma oltre ad essere molto frequentata dagli utenti ci vivono anche centinaia di famiglie. Un mondo che sta covando crescenti malumori perché si sente trascurato in quelle piccole opere ed attenzioni che incidono sulla qualità della vita quotidiana: dalle manutenzioni del verde alla pulizia costante degli spazi pubblici fino ad una vigilanza rigorosa per contrastare gesti di inciviltà oltre alla microcriminalità.
Il senso di degrado, anche dal punto di vista estetico, si è acuito quando una decina di giorni fa sono entrate in azione piccole ruspe che hanno smantellato gli ultimi lembi di verde accanto al maxi parcheggio, sul lato tra l’America Graffiti e la banca. «Anni fa, quando era sindaco Giordano Conti, erano stati piantati arbusti con piante aromatiche e rose - racconta l’abitante che si fa portavoce di una malessere diffuso - Ma poco a poco sono stati lasciati andare in malora. I tubi per l’irrigazione sono stati tagliati un paio di anni fa, senza essere più sostituiti. E le erbacce e i cespugli hanno preso il sopravvento, raggiungendo dimensioni enormi, creando disordine e diventando ricettacolo di topi, altri animali e immondizia gettata tra i rovi».
Adesso, invece che ripristinare quei piacevoli “angoli green”, si è fatta tabula rasa, fatta eccezione per un piccolo “fazzoletto” a ridosso di viale Bovio, che però è in preda alla maleducazione della gente, che getta tra i rami bottiglie, fazzoletti e altra robaccia.
In altri punti, lungo viale Bovio e viale Angeloni, «non sono state ancora fatte estirpazioni, ma potature drastiche, che se non saranno seguite dall’uso di diserbanti lasceranno il tempo che trovano».
Una delle poche piante rimaste - prosegue la donna - è «un melograno all’angolo tra viale Angeloni e via Mattarella. Ma quanto resisterà? E poi anche in quel caso, al posto dei fiori color vermiglio, pullulano carta igienica e bottiglie di plastica».
La speranza è che gli sradicamenti dei giorni scorsi siano preliminari alla realizzazione di un nuovo “arredo”. Anche perché - conclude la residente - «più una zona è lasciata al degrado, alla sporcizia e alla bruttezza e più è facile che diventi zona di “altro”».