Prende la moglie a martellate

Rimini

MONTIANO. «Non era ubriaco, era “solo” geloso».
Non c’è macabro sarcasmo in questa che è una frase detta da una delle persone che per prime si sono dovute occupare ieri mattina delle condizioni di una donna. Era anzi una frase detta con estrema rabbia: che nessuno può nascondere quando in ballo c’è l’ennesimo episodio di violenza che ha visto protagonista ieri mattina una persona ferita da una furia incontrollabile. Una furia che troppo spesso e troppe volte viene documentata nelle cronache del Cesenate.
Una 50enne è stata ferita a martellate dal marito ieri mattina. In una casa del comune di Montiano. Alla fine l’uomo è stato arrestato e come sempre in questi casi non forniamo ulteriori indicazioni su quello che per le accuse mosse è un carnefice. Per non rendere di conseguenza immediatamente identificabile anche la vittima del suo agire.
Mancavano una manciata di minuti alle 9 di ieri. Sulla via Emilia a Longiano era stata chiamata un’ambulanza per una donna che stava per partorire in auto. Ma l’ambulanza partita da Savignano stava accorrendo per un’emergenza maggiore. A Montiano.
In quella casa era già successo tutto. Lui, in preda ad una crisi di gelosia, stava accusando la moglie e le urlava contro. Poi dalle parole è passato alle vie di fatto. Brandendo un martello ha iniziato ad inseguirla e colpirla. Colpi inferti al corpo in più punti. Al torace. Poi anche alla testa: colpendola da dietro almeno stando a come sono apparse ai primi soccorritori le ferite. Lei, sanguinante, è comunque riuscita a scappare. Rifugiandosi da un vicino di casa che l’ha salvata.
Sul posto l’ambulanza ha prestato le prime medicazioni alla donna. Poi l’ha trasferita al Pronto Soccorso del Bufalini di Cesena. Il tutto mentre i carabinieri di Gambettola intercettavano l’uomo, portandolo in caserma.
L’uomo è stato arrestato. Dopo che nel corso della mattinata gli investigatori hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto nei minimi dettagli mettendoli a disposizione della magistratura. L’ipotesi formulata in maniera primaria è quella del tentato omicidio. Visto l’oggetto contundente e la furia che l’uomo ha riversato sulla 50enne. Di lesioni aggravate è ciò di cui poi più facilmente si discuterà in aula, dalla convalida dell’arresto in avanti. La donna ha ricevuto decine di punti di sutura alla testa ed ha alcune fratture costali diagnosticate. Dopo una lunga osservazione in Obi, non avendo gli esami riscontrato fratture craniche o lesioni cerebrali, nella serata di ieri le è stato concesso di proseguire a casa le cure. Ed è stata dimessa: affidata alle cure di alcuni parenti. Difficilmente, anche una volta espletata l’udienza di convalida dell’arresto, il giudice permetterà all’uomo di riavvicinarsi. In attesa del futuro giudizio sui fatti.

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