"Grazie ai poliziotti che mi hanno salvata"

Rimini

CESENA. Un grazie ai poliziotti che l’hanno salvata. Arriva sotto forma di lettera da parte della cesenate 43enne (nativa del ravennate) vittima dell’agghiacciante storia raccontata ieri dal Corriere: un richiedente asilo di 25 anni di cui si era innamorata, che la stava sottoponendo a stalking, violenza privata, rapina e stupri; e che con queste accuse è stato arrestato, proprio dagli uomini del Commissariato di polizia di via Don Minzoni.
I fatti hanno preso vita come noto nelle scorse settimane. Quando, dopo essersi conosciuti e piaciuti, il rapporto tra la 43enne di Cesena ed il 25 enne di origini centro africane è mutato. Lui, a cui anche in Appello era stato rifiutato l’asilo politico, era stato accolto a lei nella sua casa del centro di Cesena. Ma “l’amore” di lui si era subito trasformato in vessazioni e violenze. Una volta ottenuta la certezza di poter risiedere a Cesena, aveva chiuso metà della casa della donna destinandola a suo tempio personale di preghiera, nel quale lei non poteva entrare se non rischiando insulti e percosse. Lei, per mantenere a lui hashish ed abbonamento in palestra, e per garantire la sussistenza a tutti e due, si era dovuta cercare anche un secondo lavoro.
Quando la polizia è intervenuta erano stati molteplici gli episodi in cui la donna aveva cercato di fuggire di casa. Sempre ripresa, picchiata e soggiogata psicologicamente dall’uomo: ora in carcere e di cui non decliniamo le generalità per non rendere identificabile anche la vittima.
Il 25enne aveva costretto ripetutamente la donna anche ad atti sessuali non consenzienti e violenti nella dinamica. Poi lei era riuscita finalmente ad profittare di un momento di assenza da casa di lui. Per scappare.
In Commissariato ha raccontato l’incubo che stava vivendo. I poliziotti hanno arrestato il 25enne anche perché, pur di fronte a loro, continuava nelle minacce alla 43enne.
«Vorrei ringraziare i poliziotti che sono intervenuti in mio aiuto - ha scritto la donna in una lettera indirizzata proprio agli agenti. Sono state persone di vero cuore. Hanno lavorato tanto per aiutarmi sacrificando anche quella che poteva essere una serata di festa e relax con la loro famiglia per risolvere efficacemente il mio grande problema e la mia difficile situazione.
Vorrei che tutti i cesenati sapessero quali persone speciali sono questi poliziotti che per pochi soldi rischiano la vota ogni giorno per garantire la nostra sicurezza e per aiutarci in difficoltà apparentemente insormontabili. Mettendoci cuore, passione e tanta professionalità. È bello sapere che ci siete: per me e per tutte le donne come me che avranno bisogno di voi. Siete fantastici. Grazie di esistere».

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