Antenne, monitoraggio elettromagnetico sull'inquinamento

Rimini

CESENA. Nuovo piano di monitoraggio contro l’inquinamento elettromagnetico varato dal Comune. All’ordine del giorno il controllo dei campi elettromagnetici prodotti da impianti di telefonia mobile e linee elettriche.
La campagna di osservazione svolta da Arpae nel triennio 2015-2017 è ora bissata per il triennio 2018-2020 dal Comune. L’obiettivo è di verificare costantemente che i livelli di emissioni siano sempre conformi al rispetto delle normative e rimangano al di sotto dei valori di possibile disturbo per la salute.
La giunta comunale ha approvato una delibera che contiene gli indirizzi di intervento per il prossimo triennio, individua le attività da svolgere e conferma la scelta di continuare ad avvalersi della collaborazione di Arpae – sezione di Forlì-Cesena, con una nuova convenzione. La spesa annuale prevista per l’esecuzione dei futuri controlli è di poco più di 11mila euro annui.
«La futura convenzione - sottolineano il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore alle politiche ambientali Francesca Lucchi - si pone in stretta continuità con quella in scadenza, alla luce dei risultati significativi ottenuti. Il programma di lavoro attuato, che ha visto eseguire monitoraggi a campione accanto a interventi di controllo sulle situazioni ritenute potenzialmente più critiche, ha garantito di accertare l’effettivo stato emissivo delle fonti individuate, rendendo così possibile la verifica del rispetto dei limiti previsti dalla legge».
Nel triennio trascorso sugli impianti di telefonia mobile ha portato, ogni anno, a 10 installazioni con monitoraggio sul lungo periodo (7 – 15 giorni), 5 installazioni con monitoraggio per brevi periodi (almeno 6 minuti) e 20 simulazioni in abitazioni di privati in presenza di impianti nelle zone limitrofe. Per quanto riguarda i monitoraggi dei campi elettromagnetici prodotti dalle linee elettriche, è stata effettuata la misura in continuo sulle 24 ore della radiazione in 5 abitazioni o siti sensibili nonché la misura breve della radiazione elettromagnetica prodotta in 15 punti individuati in base alle criticità della rete di distribuzione. «I monitoraggi - riferiscono sindaco e assessore - hanno evidenziato sia per gli impianti di telefonia mobile che per le linee elettriche l’ampio rispetto dei limite di legge. Riteniamo che il monitoraggio sia la strada principale per un controllo puntuale sul territorio, a tutela della salute di tutti noi. E per farlo occorre impostare un lavoro serio e regolare; per questo, nonostante non vi siano obblighi di legge, siamo convinti dell’opportunità di portare avanti questa scelta».
La collaborazione con Arpae per il prossimo triennio avrà qualche modifica nei contenuti. Ci si concentrerà su monitoraggi a lungo termine su 3 stazioni radio base fisse e monitoraggi brevi su 5 casi segnalati, oltre a 5 monitoraggi sui campi elettromagnetici da elettrodotti e 1 da una cabina. «Questo ci permette di mantenere comunque un buon presidio sul territorio e mantenere sempre aggiornate le mappe di isolivello dei campi elettromagnetici».

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