Hera mette in guardia dalle truffe e lancia un vademecum

Rimini

CESENA. "In nessuna circostanza, l'operatore, il letturista o l'agente autorizzato da Hera Comm possono effettuare incassi o rimborsi di denaro". La multiutility chiede dunque ai suoi clienti, in particolare cesenati, di fare attenzione alle truffe. E non è un caso che lo faccia, specie dalle parti della cittadina romagnola: infatti, in questi giorni sono arrivate alcune segnalazioni su comportamenti anomali. E allora Hera ricorda che i propri operatori sono sempre identificabili dalla divisa e dal tesserino di riconoscimento e non sono autorizzati ad entrare all'interno delle abitazioni private per controllare la separazione domestica del rifiuto. I controlli vengono effettuati solo su sacchi, secchielli, cassonetti esposti in strada pubblica o all'interno delle pertinenze condominiali. Gli incaricati Hera non possono intervenire neppure sugli impianti interni. Pertanto, qualora qualcuno si presentasse autonomamente a domicilio per la verifica dei sistemi idraulici, elettrici o del gas all'interno delle abitazioni, non può trattarsi di un operatore del gruppo. Non solo. Dall'1 luglio 2016 il personale e i mezzi Hera che gestiscono sul territorio dell'Emilia-Romagna il servizio di distribuzione gas ed energia elettrica, e il relativo pronto intervento, sono identificati dal nome di Inrete Distribuzione Energia. Esiste, infine, un'altra categoria di operatori che possono, talvolta, contattare il cliente a domicilio: gli agenti di Hera Comm, società commerciale del gruppo Hera, che 'bussano' per presentare le offerte luce e gas a mercato libero. E potrebbero anche richiedere informazioni sui consumi e le bollette, ma "in nessuna circostanza" effettuare incassi o rimborsi. Da qui l'invito della società a segnalare direttamente i casi sospetti al proprio Servizio clienti e chiamando 112 o 113.

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