Cantiere di via Strinati. C'è un nuovo mosaico

Rimini

CESENA. Il cantiere di Hera in via Strinati regala la scoperta di un nuovo mosaico. Il cantiere è lo stesso che qualche mese fa aveva già fatto tornare alla luce il primo mosaico figurativo conosciuto a Cesena. Anche questa volta i colori sono il bianco e il nero, tipici dell’epoca, ma a differenza dell’altro rinvenuto sulla stessa via, in questo caso il disegno è geometrico.

Una notizia che sembra confermare l’ipotesi che quella che oggi conosciamo come via Strinati, in epoca romana imperiale fosse una zona residenziale. L’orientamento dell’asse stradale era diverso da quello attuale: la via Strinati taglia infatti in obliquo le parti di abitazione rinvenute negli scavi.

Se per il mosaico figurativo rivenuto a ottobre l’ipotesi avanzata è che potesse trattarsi del pavimento di un triclinio, la stanza da pranzo, in questo caso è ancora troppo presto per fare ipotesi di alcun tipo, così come è difficile determinare se si tratti di un’abitazione diversa e contigua all’altra: per saperlo con certezza bisognerebbe infatti scoperchiare l’intera via.

Il cantiere di Hera era appena ripartito dopo la pausa forzata per non intralciare lo shopping natalizio. La ditta appaltatrice è al lavoro da diversi mesi, impegnata nell’aggiornamento dei sottoservizi. Data la posizione centrale i lavori procedono a stralci e quello al via in questi giorni riguarda l’ultimo tratto di via Strinati, il cantiere infatti poi proseguirà, sempre per tappe, lungo via Verzaglia e via Righi.

Ad ottobre l’apparizione di una porzione di mosaico che riportava il disegno delle zampe posteriori di un animale aveva destato grande curiosità e tanti cesenati hanno diligentemente seguito i lavori di indagine e pulizia degli archeologi della ditta Phoenix. In quel caso gli archeologi hanno lavorato a ritmi serrati sul mosaico e sul resto della trincea di scavo in modo da riuscire a raccogliere tutti i dati necessari prima di procedere alla copertura del mosaico e alla chiusura del cantiere che da regolamento doveva sospendere l'attività entro il 30 novembre.

Quel primo mosaico, per il quale con un emendamento del Pd al Bilancio sono stati stanziati 50 mila euro che ne finanzieranno lo strappo e il restauro, riporta una scena naturalistica con animali in caccia, scena di cui oggi rimane solo il cacciatore, una pantera, mentre della preda si vede solo parte delle zampe posteriori. Al centro del mosaico è visibile un riquadro con un medaglione circondato da kantharoi (coppe per libagioni) con racemi e foglie.

Coperto con il doppio intento di non ostacolare lo shopping natalizio, ma anche di proteggerlo dalle intemperie, il mosaico tornerà alla luce non prima di marzo 2018, quando è previsto, l’avvio delle procedure per lo strappo, che, aveva spiegato la funzionaria della Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna Cinzia Cavallari, dureranno circa 10 giorni lavorativi mentre per la fase di restauro, sono previsti circa due mesi di lavoro.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui