Casapound, nuova sede ancora nella bufera. Affitto bloccato dal regolamento di condominio

Cesena

CESENA. Contro la sede di Casa Pound spunta anche una raccolta firme. Questa volta, però, la politica resta ai margini: a dire no sono i proprietari del condominio Saladini, che regolamento alla mano hanno scritto all’amministratore condominiale dopo aver appreso che il negozio all’angolo tra via Albertini e via Verdoni sarebbe stato dato in affitto al gruppo di estrema destra.
«Al di là di ogni differente valutazione personale sulla specifica collocazione politica di tale formazione, che non ha alcuna rilevanza ai fini di quanto segue - scrivono - i sottoscritti condomini rilevano che tale operazione, peraltro non comunicata in alcun modo, è da ritenersi non conforme al regolamento di condominio, che all’art. 4 recita esplicitamente che per i negozi sarà consentita la destinazione a normale attività commerciale, studio professionale o ufficio».
Nella lettera viene indicato anche un precedente: quando negli spazi venne ipotizzata l’apertura di una pizzeria al taglio o di un'attività simile, la richiesta fu sottoposta all’assemblea e respinta ai sensi di quello stesso articolo del regolamento.
«Non si vede, dunque, perché nel presente caso la richiesta possa andare avanti senza la consultazione dell’assemblea», commentano i condomini, che chiedono all’amministratore che l’argomento venga discusso nella prossima riunione di condominio e nel frattempo diffidano il locatario «a far proseguire lavori di adeguamento e di insediamento di un’attività non autorizzata dal condominio».
A proposito di lavori, segnalano anche che lo stesso regolamento «prevede che l’estetica del palazzo, soprattutto lato strada, è considerata bene comune di tutto il condominio, anche quando di proprietà esclusiva di un singolo condomino, e che pertanto l’avvenuta posa di enormi e spessi pannelli in legno truciolato a coprire interamente le tre vetrine (evidentemente come protezione da atti vandalici) è da considerarsi come alterazione estetica di parti comuni, e come tale non consentita». Pannelli su cui nottetempo è apparsa la scritta «Cesena antifà fasci appesi», prontamente rimossa.
La lettera termina così: «Si ricorda altresì che il Regolamento vieta espressamente tutte le destinazioni che producano disturbo alla tranquillità dei condomini o che siano incompatibili con il decoro del condominio e riunioni rumorose che possano arrecare disturbo agli abitanti dello stabile».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui