Nuovi guai per Castiglia, un'altra denuncia per stalking

Rimini

CESENA. Spuntano fuori a sorpresa nuove accuse del Comune contro Graziano Castiglia, ancora una volta per segnalazioni fatte negli uffici pubblici di situazioni che giudica pericolose o di cui mette in dubbio la regolarità. Segnalazioni che però l’amministrazione ha ritenuto persecutorie, tanto da sporgere una denuncia per stalking, che si è tradotta in un processo che si è aperto poche settimane fa.

Ieri c’è stato però un colpo di scena: in tribunale a Forlì c’è stata un’udienza relativa a un nuovo possibile filone giudiziario, collegato a quello già noto, ma che potrebbe anche tramutarsi in un procedimento bis. Oppure, se si rivelassero infondate le contestazioni fatte, potrebbe finire in un vicolo cieco, attraverso un procedimento di archiviazione.

Ci sono insomma tre possibilità e probabilmente nel giro di alcuni giorni si saprà come andrà a finire questa vicenda.

Le nuove contestazioni

Tutto è nato da un’altra denuncia-querela sporta da Paolo Lucchi, nella sua veste di sindaco, per integrare le accuse contenute nel faldone che è al centro del duello processuale già partito. A quanto pare, si tratta di episodi che risalgono a pochi mesi fa, più o meno al periodo compreso tra fine marzo e fine aprile. Si va dall’allarme che Castiglia aveva lanciato per le condizioni precarie del campanile di San Domenico e del viadotto Kennedy (due strutture per le quali si stanno in effetti valutando interventi di messa in sicurezza) alle critiche contro una transazione fatta tempo fa dal Comune con una ditta con cui si è deciso di chiudere un contenzioso. Una manciata di lettere inviate a chi di dovere a Palazzo Albornoz e una visita fatta di persona in municipio per dire la sua su questi casi sono i comportamenti per cui si è deciso di intraprendere un’altra azione legale per valutare se possano integrare gli estremi dello stalking. Per la verità, pareva che si trattasse essenzialmente di integrazioni in aggiunta alle contestazioni già note, con l’obiettivo di alimentarle. Un tentativo di dimostrare soprattutto che Castiglia non ha cessato il suo “pressing” sulla macchina comunale. Ma negli atti preparati preparati dall’avvocato Giorgio Fabbri, che assiste il Comune nello scontro con Castiglia, si è stata messa nero su bianco anche la richiesta di valutare, in alternativa ad una semplice integrazione, l’attivazione di un procedimento bis. Se passasse quest’ultima linea, si celebrerebbero due processi distinti, ma pare un’ipotesi remota visto che le condotte finite sotto tiro sono le “solite”.

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