La multa per la tazzina non sarà rimborsata

Rimini

SAVIGNANO. Sulla tazzina stilizzata considerata messaggio pubblicitario la multa rimane: «Sono molto delusa, l'ho già rimossa, ma è una vicenda assurda».

Alla fine la multa salata alla titolare del bar-pasticceria “Dolce mia” di 467 euro è rimasta.

La multa

Come riportato nelle settimane scorse dal “Corriere” la concessionaria incaricata alla riscossione della pubblicità da parte dell’amministrazione comunale ha elevato una sanzione particolarmente elevata a un bar pasticceria di via Fratelli Bandiera, nel quartiere Cesare.

Le contestazioni

L'esercente è stata multata perchè avrebbe superato i 5 metri massimi consentiti di pubblicità sul fronte strada, in quanto accanto al disegno principale con la scritta "Dolce Mia" ce ne era un altro con una tazzina stilizzata ed è stato considerato inutile il fatto che l'oggetto andasse immaginato. Inoltre, è stato contestato anche che sul corridoio laterale privato c'è un'altra tazzina, seppur semicoperta da una specie di alto posacenere. Insomma dall'esame aggiuntivo non è emersa la possibilità di revocare la dura sanzione, e non vale la buonafede dell'esercente per quel disegno in nero di circa 5 metri con la silhouette di una donna che aveva in mano un sorta di piccola tazzina stilizzata. Ora al posto della tazzina è stata messa una sfera.

La titolare

«Magari da fuori chi non ci conosce penserà che qui facciamo chiaroveggenza e lettura dei tarocchi – cerca di scherzarci su la titolare Lorena Cucchi – Ho già pagato la sanzione il 30 di novembre. Il sindaco di Savignano, che si era interessato al mio caso, è poi passato i giorni scorsi per dirmi che non c'era più nulla da fare e la multa andava pagata, come se non l'avessi già fatto. Ha detto che farà anche un riunione per spiegare meglio il regolamento ai commercianti. Ma a me oramai serve poco, perché a mie spese ora le cose sono chiare. La multa salata è seguita all'accertamento della società concessionaria del Comune per la pubblicità. Continua a fare male il modo in cui è maturata. Mi hanno detto che ho superato i 5 metri consentiti. Sia sul fronte con la tazzina stilizzata anche se nessuno capiva cosa fosse. Poi anche sul corridoio privato laterale. Un altro assurdo visto che è privato e l'altra tazzina è sempre stata coperta. Ma avendo superato i 5 metri consentiti, ora ho dovuto pagare tutti i 10 metri complessivi».

La dura protesta

«Una contravvenzione sul nulla. E' bastato rimuovere quei pochi centimetri per sentirsi dire che adesso è tutto in regola. Alla fine ti rimane addosso la rabbia di un torto ricevuto. Esattamente un anno fa ho subito una rapina ad opera di malviventi. Ora faccio finta di aver subito un'altra rapina, stavolta legalizzata». Insomma l'amara conclusione è che: «I commercianti sono sempre penalizzati su tutto».

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