Sopralluogo ai Gessi: sentenza sotto esame

Rimini

CESENA. Dopo la quantificazione del danno, la questione Gessi è tornata oggetto della 5ª commissione. Questa volta a chiederne la convocazione sono stati il sindaco Paolo Lucchi e il vicesindaco Carlo Battistini, con l’obiettivo di dare lettura della sentenza e chiarire i dubbi rimanenti rispetto alla vicenda.

La seduta vera e propria è stata preceduta da una visita all’immobile che aveva ospitato il ristorante i Gessi, oggi in stato di abbandono.

Poi ad illustrare la sentenza è stato il vicesindaco Carlo Battistini, che ha ricostruito come la società “Al Monte” avesse chiesto la condanna per il Comune al pagamento di 4.156.866 euro, cifra che l’amministrazione ha contestato sostenendo che «il Comune non poteva considerarsi autonoma voce di danno in presenza di bilanci sempre chiusi in perdita da parte della società Al Monte. Il Comune - ha spiegato Battistini - contestava inoltre la sussistenza del danno per lucro cessante, perché la promessa d’affitto all’azienda La Poggianina non era stata sottoscritta e registrata e prevedeva il recesso con preavviso di sei mesi e perché la durata totale della promessa eccedeva la concessione».

Tra le contestazioni anche il fatto che «Il canone d’affitto non poteva considerarsi guadagno, ma solo ricavo» e il fatto che il presunto danno morale non fosse provato.

Dopo una prima perizia, contestata dal Comune, che quantificava il danno in 1.103.340 euro di danno emergente e 1.568.482 per lucro cessante a cui aggiungere interessi e rivalutazione, il giudice alla fine si è pronunciato condannando il comune al pagamento alla società Al Monte di 1.166.595 di euro, comprensivi di rivalutazione interessi.

«Nella sentenza in pratica non viene riconosciuto il danno per lucro cessante, viene invece riconosciuto un danno emergente quantificato in 936.468,84 euro a cui vanno aggiunti gli interessi e un risarcimento danni pari a 50mila euro, non vedono invece riconosciuti i danni morali».

A questa cifra vanno aggiunti circa 1.280mila euro di spese, cifra che rientra nella proposta di delibera che la giunta ha approvato ieri mattina e che dovrà passare al voto del consiglio comunale. Tutte le cifre erano già state accantonate nel fondo rischi previsto a bilancio.

Trattative

Al momento delle domande i commissari sono tornati a chiedere delucidazioni circa eventuali trattative tra Comune e società Al Monte: «Nessuna trattativa è mai stata formalizzata - ha ribadito l’assessore Orazio Moretti - perché le aspettative delle due parti erano troppo distanti per poter negoziare».

Oggetto delle domande anche il futuro della struttura che, come già annunciato dall’amministrazione, tornerà a bando nell’anno nuovo e sempre ad uso ristorazione. Per la struttura, ha spiegato la dirigente Emanuela Antoniacci rispondendo alle domande, non è prevista alcuna possibilità di ampliamento stando l’attuale prg, motivo per cui Marco Casali (Lc) ha invitato a valutare con attenzione nella formulazione del bando se un’eventuale nuova attività di ristorazione sarà sostenibile. Mentre Enrico Rossi (Pd), ha invitato l’amministrazione ha considerare la destinazione a Bed and Breakfast.

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