Assegno clonato da 125 mila euro. Cinquantenne ha tentato la truffa

Rimini

CESENA. Messo alle strette dai carabinieri ha smesso di parlare. Non dando alcuna spiegazione utile ad ulteriori indagini che comunque ci saranno.

Un cinquantenne cesenate, incensurato, è stato trovato in possesso di un assegno clonato da 125 mila euro. Che era stato predisposto per poter essere cambiato da lui stesso.

Voleva “convertirlo” in due Postepay con all’interno di ognuna metà del denaro. Invece tutto è stato posto sotto sequestro ed in futuro dovrà rispondere dell’accusa di truffa davanti ad un giudice monocratico.

L’intervento dei militari cesenati risale ai giorni scorsi. I carabinieri comandati da Fabio Di Benedetto sono intervenuti in un ufficio postale dove le operatrici erano insospettite da un cliente quantomeno insolito. Aveva con sé un assegno da 125 mila euro. Voleva due Postepay con all’intero metà della cifra. Le operatrici di Poste hanno naturalmente subito verificato che l’assegno fosse coperto e non falso. Risultava “in regola”. Ma era un’operazione troppo sospetta. Così hanno chiamato il 112. Le verifiche dei carabinieri sono andate più a fondo.

La banca che aveva emesso l’assegno l’aveva preparato per un cliente diverso a quel 50enne cesenate. Un’azienda manifatturiera della zona. Per una partita di abbigliamento pagata. I carabinieri hanno così avuto modo i capire come quell’assegno fosse stato abilmente clonato. Un assegno valido a tutti gli effetti ma intestato al cesenate invece che al suo vero intestatario. L’uomo è stato denunciato; per ora l’accusa è di truffa. Ma i carabinieri vogliono verificare anche come l’uomo sia venuto in possesso di quel titolo. E, cosa quasi più importante, chi l’abbia prodotto. Cioè chi sia in grado di clonare assegni esistenti con l’esatta cifra con cui sono atti composti, della stessa banca e con i numeri progressivi esatti dello stesso carnet.

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