Papa Francesco a Cesena

Rimini

CESENA

Papa Francesco farà visita a Cesena il 1° ottobre. L’annuncio è stato dato ieri sera dal vescovo Douglas, in cattedrale, poco prima della fine della messa crismale. Il pontefice sarà in città fin dalla mattinata e la sua venuta è stata favorita dal fatto che quest’anno ci celebra il 300° anniversario della nascita di papa Pio VI, il cesenate Braschi.

Appena è stata comunicata la notizia, tra la sorpresa generale, le campane del duomo hanno iniziato a suonare a festa, mentre i fedeli presenti facevano partire un applauso scrosciante. Emozionatissimi anche i numerosi sacerdoti, tra i quali c’era anche il vescovo emerito Lino Garavaglia, che hanno concelebrato.

L’annuncio del vescovo

Monsignor Douglas, prima di fare l’annuncio, ha detto che doveva solo dare un avviso non lungo, ma ha invitato tutti a sedersi, lasciando intendere che stava per dire qualcosa di sconvolgente. Poi ha riferito di avere «insistito tanto» per convincere il papa, «come quelle vedove di cui parla il Vangelo» che alla fine videro esauditi i loro desideri.

Ha rivelato che la prima lettera con l’invito l’aveva consegnata direttamente al pontefice circa 3 anni e mezzo fa. Per la precisione, il 3 ottobre 2013. Dopodiché - ha aggiunto - «ho insistito ogni volta che ne avevo occasione e alla fine è arrivata questa bella notizia».

Solo oggi si saprà qualcosa di più preciso sul programma. Per fare il punto è stata convocata una conferenza stampa a mezzogiorno.

Dalle prime indiscrezioni si può però anticipare che la permanenza di papa Francesco in città sarà piuttosto breve, ma dovrebbe celebrare una messa nella mattinata, prima di ripartire alla volta di Bologna.

La visita di Wojtyla nel 1986

La precedente visita di un papa a Cesena risale al 1986, quando attorno alle ore 19 dell’8 maggio Giovanni Paolo II, proveniente da Forlì, entrò a Cesena, in piazza del Popolo. Lì si era radunata una folla straripante e quello, che si aprì con il saluto del sindaco Gabrio Casadei Lucchi, fu il primo atto di un abbraccio collettivo della cittadinanza che durò fino alla mattinata del 10 maggio, quando Karol Wojtyla ripartì. Allora i momenti più indelebili furono la celebrazione della messa all’interno dell’Ippodromo del Savio, davanti a 40 mila persone, ed una partecipatissima processione fino all’Abbazia del Monte per ricevere la benedizione.

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