Ivano Marescotti mette il sigillo e il maraffone ha i suoi due re

Rimini

CESENA. L’intelligente ironia di Ivano Marescotti ha messo il sigillo su “Sono Romagnolo”, kermesse che per tre giorni ha riempito la fiera a Pievesestina, confermando di essere una delle manifestazioni più stuzzicanti tra quelle nate negli ultimi tempi in Italia.

Ieri l’attore 71enne nato a Villanova di Bagnacavallo è stato proclamato “Romagnolo dell’anno”. In mezzo a tanti premi consegnati durante questo fine settimana, era forse quello più atteso. E Marescotti non si è limitato a godersi la cerimonia, esibendosi davanti a centinaia di persone in uno dei suoi monologhi irriverenti che lo hanno reso celebre. D’altronde, le domande che si è fatto sull’annosa questione di quali siano i veri confini della Romagna erano perfette per quel contesto.

L’ultima giornata di “Sono Romagnolo” ha visto anche altri momenti di grande spettacolo, grazie alla presenza del fisarmonicista di fama mondiale Peppino Principe e del simpatico e romagnolissimo Maurizio Ferrini e a performance, anche originali, come l’inedita sfida tra dj.

Grande interesse, e non poteva essere altrimenti essendo il gioco con le carte romagnolo per eccellenza, anche per le Olimpiadi di maraffone: la vittoria è andata ad Andrea Buratti e Marco Monti. che hanno sconfitto in finale Giovanni Zoffoli e Claudio Pedriali. Il torneo è stato organizzato da un gruppo di volontari e Cesena Fiera ringrazia l’arbitro Roberto e gli assistenti Lisa, Luigi, Marco e Gilberto.

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