Sgombero neve: i sindaci alzano la voce

Rimini

VALLE DEL SAVIO. Come è possibile che gli operatori della Provincia riescano a tenere aperti passi come quelli dei Mandrioli, del Carnaio e del Fumaiolo, e che invece contemporaneamente l’Anas debba chiudere completamente al transito la E45? E’ quanto successo in questi giorni.

Stanno fioccando lamentele da parte degli utenti ed anche da parte di ditte precedentemente incaricate da Anas della gestione del servizio neve, risultate “perdenti” rispetto ad una ditta veneta all’ultimo bando per l’affidamento della gestione, ma poi “richiamate” da Anas per sopperire ad alcune difficoltà.

Però, a proposito delle critiche avanzate da Devis Brunelli e riportate ieri fa su queste pagine, “Polo Autotrasporti”, che conta 120 soci e numerosi dipendenti, si dissocia, evidenziando che può parlare solo a titolo personale e non rappresenta la posizione della società cooperativa. Società che ribadisce di non essere titolare del servizio di pulizia del tratto di E45 tra San Carlo e Verghereto (ha invece l’appalto per la zona da Ravenna a San Carlo), anche se in questi giorni alcuni mezzi dei suoi soci hanno operato nella parte più alta della superstrada, a supporto di chi è incaricato di svolgere il servizio lì.

Per tutta la giornata di martedì è stato negato l’accesso ai veicoli da Sansepolcro a Cesena nord (codice nero). Dalle prime ore di ieri è stato invece permesso il transito a tutti i mezzi al di sotto delle 7,5 tonnellate di portata e alla fine, dalle 13 di ieri, è stato dato il via libera alla circolazione dei mezzi pesanti.

Il Comitato operativo viabilità, riunitosi martedì alle 17 in Prefettura, ha comunicato che proseguiva il “codice nero” sulla E45, tra Cesena Nord e Canili di Verghereto, «a causa della impraticabilità della tratta da Mercato Saraceno, per entrambi i sensi di marcia». E che continuavano ad essere in azione «i mezzi spalaneve e spargisale dell’Anas, opportunamente rinforzati».

I passi appenninici delle provinciali rimanevano invece transitabili.

E’ stata fatta una formale lamentela da parte del presidente e del vicepresidente dell’Unione dei Comuni, il sindaco di Cesena Paolo Lucchi e quello di Bagno di Romagna Marco Baccini, con una lettera indirizzata al Compartimento Anas di Bologna e per conoscenza a Prefettura, Questura, Comando Provinciale dei Carabinieri, Polizia Stradale di Bagno di Romagna.

«Noi e le nostre comunità - hanno scritto i due amministratori pubblici - abbiamo assistito alla chiusura dell’arteria, con l’attivazione addirittura del “codice nero”, nonostante non si siano verificate condizioni meteorologiche di carattere così eccezionale da rendere necessarie tali misure, se non per far fronte ad altre problematiche che però ci sfuggono. Il carattere non eccezionale delle nevicate che sono cadute in questi giorni, pur copiose in alcune ore, è confermato dal fatto che parallelamente altre arterie montane e non meno critiche nella gestione, come il Passo dei Mandrioli e del Carnaio, siano rimaste aperte e transitabili».

La gestione della pulizia di neve e ghiaccio della Strada Statale 3 Bis Tiberina (la E45) - sottolinea l’Unione dei Comuni - non può «mancare di tempestività, efficienza e massima strutturazione del servizio».

Ed invece «qualche problema di gestione è emerso”; e si segnalano il “ritardo nell’attivazione dei mezzi di sgombero neve, l’inadeguatezza di alcuni mezzi spalaneve per quel tipo di strada, l’esaurimento delle scorte di sale».

La mancanza di un servizio efficiente e pronto ad attivarsi - ricordano Lucchi e Baccini - provoca notevoli disagi, sia per le eventuali necessità di mezzi di servizio sanitario e di pronto soccorso ( che fortunatamente in questa occasione non hanno avuto necessità di intervenire), che per le attività economiche della Valle del Savio. Ed in quest’ultimo caso si segnala che «molte aziende locali si sono trovate nell’impossibilità di inviare e ricevere forniture di materiali e nei nostri paesi sono mancati i prodotti di prima necessità. A ciò occorre aggiungere la difficoltà dei lavoratori nel raggiungere le proprie aziende di pianura e viceversa».

Doccia fredda finale: «L’esperienza di queste giornate ci preoccupa seriamente - è il messaggio rivolto ad Anas - Pertanto, vi chiediamo di poter verificare insieme alle aziende appaltatrici del servizio le condizioni e l’organizzazione del servizio di sgombero neve e ghiaccio, così da evitare simili situazioni non eccezionali come quelle di questi giorni».

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