«Pasquelle d'estate per i turisti»

Rimini

RUBICONE. “Romagna col cuore” lancia l'idea di una pasquella estiva e di diffondere la cultura dei pasquaroli nelle scuole.

Il ragionamento è semplice: «la tradizione dei pasquaroli è una delle più antiche di Romagna, ma chi l'ha detto che tutto si deve limitare attorno all'Epifania?» e «La scuola forma i nostri giovani ma se nessuno riferisce loro delle vere tradizioni romagnole come potranno impararle?».

I pasquaroli, o meglio ancora i pasquarul come si dice in dialetto romagnolo, sono gruppi di persone che nel periodo vicino alla festa della Befana girano piazze e locali per cantare la pasquella, come un rito benaugurante per l'anno nuovo. Anticamente si riteneva portasse molta fortuna innalzare canti popolari all'inizio dell'anno nuovo per avere prosperità nei raccolti della campagna. Ma le cose oggi sono un po’ cambiate.

«Un tempo erano i pasquaroli che dopo le loro esibizioni – informa il 65enne sammaurese Alfio Nicolini, presidente dell’associazione culturale no profit “Romagna col Cuore” – chiedevano al loro pubblico, avvicinato andando casa per casa, un po’ di cibo da mangiare per le proprie famiglie. Oggi invece i pasquaroli, oltre all'allegria e al buonumore, regalano loro a chi è in difficoltà. Abbiamo anche ricevuto il riconoscimento di essere ammessi alla raccolta dei contributi del 5 per mille. Uno stimolo in più affinché sempre nuovi gruppi si uniscano all'associazione. Non solo pasquaroli, ma anche gruppi di cantori, cori, compagnie teatrali dialettali, gruppi di balli popolari, stampatori, ricamatrici e cultori di cucina antica. Chi vuole può chiamarci, anche solo per informazioni ai numeri 340 3014585 (Silvano) e 348 9108510 (Carlo)».

L'antica tradizione della pasquella stava scomparendo, ma a metà degli anni '70 ha ripreso piede e oggi sono vari i gruppi che operano con strumenti musicali poveri attorno alla festa dell'Epifania: «La nostra associazione è stata costituita nel 2006 - prosegue Nicolini - con sede a Gambettola in via Garibaldi 6. Oggi raccoglie sei gruppi di pasquaroli con oltre cento persone. Fin dalla sua costituzione l'associazione ha lo scopo di mettere insieme i diversi gruppi della nostra terra e di preservare le nostre belle tradizioni di Romagna. Inoltre punta a fare del bene con raccolte fondi a chi ne ha bisogno».

Dopo il recente successo in piazza Ciceruacchio a Cesenatico, dove sono riusciti a portare sette gruppi a esibirsi, Nicolini vorrebbe non fermarsi più: «Vorremmo poter entrare nelle scuole - dice - come recentemente è avvenuto a Ronta dove siamo andati a spiegare le nostre attività ai bambini. Poi c'è un mio grande sogno. E' quello di diffondere la pasquella tutto l'anno. Abbiamo la riviera qui vicino dove potremmo furoreggiare. I nostri canti e i nostri costumi piacciono ai turisti. Basta attrezzarsi con una divisa leggera, camicia a maniche corte e niente capparella sulle spalle. Poi basta partire per la riviera nelle sere d'estate e cantare la pasquella in piazze, vie e alberghi»

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