Insulti su Facebook: rintracciati e denunciati

Rimini

CESENA. Hanno ricoperto di insulti da tutta Italia un allevatore di cani di Borello che aveva come “colpa” quella di aver vinto una gara canina di bellezza. Per raggiungerlo hanno utilizzato l’unico strumento che avevano a disposizione: Facebook.

Dopo un’indagine di quasi 10 mesi i carabinieri della stazione di Borello hanno identificato tutte le persone che lo avevano preso di mira. Sono state tutte denunciate per il terzo comma della diffamazione. Rischiano una condanna penale fino a due anni di reclusione ed una multa oltre 2.000 euro.

Facebook è ingiustamente ritenuto da tanti suoi utilizzatori, uno “spazio virtuale” dove ognuno può dire ciò che gli pare senza correre rischi. Ma non è così e le forze dell’ordine stanno esplorando sempre più spesso i difficili canali (col provider americano del sito) per arrivare all’identificazione ed alla denuncia di chi sgarra. Con conseguenze processuali che poi possono diventare gravissime.

Nel mirino in questo caso era finito un allevatore di cani Bracco Italiano che vive nella zona tra Borello e Mercato. A marzo, dopo aver vinto una competizione canina a Salerno, nel giro di poco tempo si era visto riempire d’insulti da tutta Italia (da Sassari a Cuneo, da Pordenone a Vicenza) di altri allevatori della stesa razza. Partecipanti alla gara che lo accusavano di “aver barato” con toni anche molto pesanti. Ora tutti quei “post” sono stati cancellati. Non prima però che con fatica ed esaminando profili ed indirizzi Ip, i carabinieri di Borello avessero identificato gli autori delle frasi insultanti. Che presto saranno chiamati davanti al giudice.

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