Sedicenne alle slot machine, stangata all'esercente

Rimini

GAMBETTOLA. A 16 anni impiega i soldi a disposizione per giocare alle slot machine. E quando i carabinieri, particolarmente sensibili al tema del gioco d’azzardo e che ne controllano lo svolgimento in totale rispetto delle norme, lo hanno sorpreso in “flagranza” di giocata sono stati guai grossi. Soprattutto per il gestore dell’esercizio commerciale, che ha rimediato una multa salatissima e che va incontro alla sanzione della chiusura temporanea.

I carabinieri della stazione di Gambettola hanno trovato il 16enne intento a sfidare la fortuna nella serata di lunedì. E’ avvenuto durante un normale e periodico controllo a una videolottery del paese. Come noto, per legge il gioco è vietato ai minori di 18 anni e ai militari è subito parso evidente che uno degli avventori intenti a giocare fosse minorenne. Evidentemente il titolare della videolottery era stato meno attento all’età del cliente e gli aveva consentito l’accesso e l’utilizzo di un apparecchio “vlt” . I carabinieri hanno appurato che il giocatore era un sedicenne residente a Gambettola, di nazionalità e di origine italiana.

I militari hanno quindi subito contestato la violazione dell’articolo 7 comma 8 del decreto legge 158/2012 e dell’articolo 24, commi 20, 21 e 22 del decreto legge 98/2011. Norme che stabiliscono che questo tipo di violazione prevede per l’esercente il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 5mila e 20mila euro. Nel caso specifico il titolare dell’esercizio commerciale si è visto consegnare una “multa” quantificata in 6.666 euro. Ma non è finita qui: c’è anche la pena accessoria della chiusura dell’esercizio commerciale da un minimo di 10 fino a un massimo di 30 giorni. La decisione sarà presa e comunicata nei prossimi giorni dall’ufficio territoriale di Bologna dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. Per i soggetti che nel corso di un triennio commettono tre violazioni, anche non continuative, di questo genere, è disposta la revoca di qualunque autorizzazione o concessione amministrativa. E quindi la chiusura definitiva.

Per il giocatore minorenne, sono stati ovviamente avvisati i genitori, che sono caduti dalle nuvole, non essendo a conoscenza del “vizio” del ragazzino.

Intanto i carabinieri annunciano che continueranno in tutto il territorio le verifiche dell’attuazione di queste norme.

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