Morto Mario Molinari

Rimini

SAVIGNANO. Ieri è morto Mario Molinari, persona nota in Romagna e non solo. Il 17 ottobre aveva avuto un malore mentre era alla guida alla rotonda secante. Era stato portato al Bufalini, poi era anche tornato a casa, ma aveva dovuto far ritorno all’ospedale Bufalini.

Classe 1938, è ricordato per il dinamismo lavorativo e politico. Si era sposato con Susy appena due anni fa, viveva a Savignano, ma gli unici parenti sono dei cugini residenti nella Valle del Savio. Prima che il Santa Colomba venisse soppresso Molinari si era opposto e collaborava con coloro che lo volevano mantenere in vita. Nel 1975 è stato anche tra i fondatori del Lions club del Rubicone, di cui è stato poi anche presidente nell'anno 1987-1988 e che frequentava anche negli ultimi tempi.

Strettissimo amico di Denis Ugolini, che ne è stato anche testimone di nozze quando si sposò un paio di anni fa, e che lo ricorda così: «Aveva una simpatia e una generosità uniche. Anche negli ultimi tempi ci sentivamo molto spesso per farci reciprocamente forza per i nostri problemi di salute». Ugolini lo definisce «un grande avversario politico e un altrettanto grande amico. Questo è stato un anno terribile in cui se ne sono andati grandi personaggi di una stagione politica cesenate intensa, da Massimo Bonavita a Vittorio Pieri e ora Mario Molinari»

«Eravamo grandi amici – ricorda affranto Luigi Brancato di Savignano – da quando venne a Savignano nel '70 come direttore amministrativo nel S.Colomba, dove io ero l'economo. Di ispirazione Dc nella corrente di sinistra di De Mita. E' stato consigliere nei Comuni di Cesena e Savignano, oltre che in Provincia. Ma ha svolto incarichi politici anche nella Dc fino a che non si è trasformata in Ppi. Ha fatto una luminosa carriera nell'Ausl di Cesena, ma è giunto ai vertici anche nelle Ausl di Senigallia e Teramo. Là era stimatissimo, ne sono stato diretto testimone visto che andai a trovarlo più volte. Posso dire che è stato una persona umile, amica di tutti e rispettato da tutti. Non si è mai tirato indietro, e aveva un'intelligenza superiore alla media».

«Una grande persona su tutti i fronti – aggiunge Angelo Baiocchi del Centro dei diritti del malato - ultimamente però non stava bene. L'ho sentito lunedì scorso al telefono ed era comunque lucidissimo e affabile come sempre».

Lo ricorda anche il presidente del Centro per i diritti del malato, Luca Menegatti: «Era un nostro socio, ma soprattutto è mancato un amico e un volontario che ha portato competenza nella lotta per l’ospedale competenze e una importante visione d’insieme».

«Era capace e determinato – riferisce l'ex sindaco di Savignano dal '94 al 2004, Sergio Gridelli – persona garbata, discreta e competente, con una visione politica d'altri tempi, per il senso di appartenenza e di servizio. Nella mia prima legislatura ero nel Pci e lui nella Dc, quindi schieramenti allora nettamente opposti, ma sui grandi temi si collaborava».

Oggi la cerimonia funebre alle 14.30 alla Collegiata di Santa Lucia poi l'ultimo viaggio per il cimitero di Borello dove sarà sepolto.

Giorgio Magnani

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