Liceo al posto dell'Inps: il nodo sono i soldi

Rimini

CESENA. Trasloco del Linguistico nella palazzina Inps in viale Angeloni: la partita continua a giocarsi sul terreno della distanza tra le scarse disponibilità economiche della Provincia, che ha la competenza sulle scuole superiori, e l’affitto richiesto dai due enti cattolici che sono proprietari di quel fabbricato, che risolverebbe tanti problemi. Non solo per il liceo “Alpi”, ma anche per il “Monti” e Geometri, la cui convivenza al “Cubo” è difficile per la mancanza di spazi: approfitterebbero infatti di spazi che si libererebbero in questo modo, in una sorta di “effetto domino”.

Ieri l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero e la Fondazione Almerici-Montevecchio della Diocesi di Cesena-Sarsina hanno lanciato un segnale importante: dopo i contatti allacciati con la Provincia fin dal gennaio scorso, con tanto di stesura di una relazione sulla fattibilità di un intervento di ristrutturazione del proprio fabbricato ed un suo cambio d’uso da uffici a scuola, è ora di cercare di aprire velocemente una vera trattativa. Si è perso già troppo tempo e bisogna trovare un accordo sull’entità del canone d’affitto, in modo da siglare un precontratto ed attivare quindi le procedure per aprire il cantiere per creare aule scolastiche al posto degli uffici. Una loro proposta i proprietari l’hanno fatta già in giugno, presentando una bozza di contratto e da lì contavano di avviare una discussione. Ancora si è invece fermi al palo, nonostante l’impegno anticipato che i due enti rivendicano di avere messo «per predisporre interventi per l’adeguamento della struttura alle norme in tema di sicurezza richieste dalle leggi in materia di edilizia scolastica, in particolare per le norme sismiche, quella relativa alla prevenzione incendi, le vie di fuga». Per esempio, la proprietà si è già fatta carico di fare eseguire da uno studio specializzato «analisi tecniche per l’adeguamento sismico» e per fortuna ci sono stati responsi positivi sulla solidità dell’edificio. Ma prima di procedere, serve «un impegno scritto da parte della Provincia, che permetta alla proprietà di presentare richieste di concessioni ed autorizzazioni agli enti preposti: Comune, vigili del fuoco, autorità antisismiche».

E allora il nodo è il solito: la distanza tra domanda ed offerta. Sul primo fronte si ragiona di un affitto di circa 200 mila euro all’anno per una palazzina che ha una superficie di circa 2.400 metri quadrati. Per quel che riguarda l’offerta della Provincia, anche se a quanto pare non è stata ancora avanzata. pare strettamente legata a quanto questa percepirà dall’affitto della sua ex sede in viale Bovio, dove dovranno trasferirsi gli uffici Inps (che ora sono appunto nella palazzina di viale Angeloni, dove dovrebbe trovare posto il Linguistico). Si vocifera di una somma tra i 120 mila e i 140 mila euro. L’idea era quella di coprire con gli introiti derivanti dall’affitto dei suoi locali, che però sono grandi la metà di quelli dell’Istituto l’Istituto Sostentamento Clero e della Fondazione Almerici, il canone da versare a questi due enti. Ad occhio e croce, pare quindi esserci un fossato di oltre 50 mila euro, che non sarà semplice colmare.

Bisogna però provarci con convinzione, perché da questa operazione dipende la qualità degli ambienti di studio frequentati quotidianamente da parecchie centinaia di ragazzi.

I proprietari della palazzina di viale Angeloni fanno però notare che c’è anche un altro ostacolo preliminare da superare: l’effettivo trasferimento dell’Inps in viale Bovio, che ancora non c’è stato. Ma su questo punto, alcuni giorni fa, dalla Provincia erano arrivate rassicurazioni sul fatto che è ormai questione di giorni. Anche se sembra che sia spuntato un imprevisto: l’ex Catasto non vorrebbe esprimere il parere di congruità che l’Inps gli ha chiesto in riferimento alla nuova sistemazione in affitto nei locali della ex Provincia.

Gian Paolo Castagnoli

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