Profughi: «Riequilibrio da attuare»

Rimini

CESENA. Accoglienza dei richiedenti asilo e ridistribuzione sul territorio. Adesso che il Ministero ha certificato come dovrebbero essere i numeri su scala nazionale, i sindaci dell’Unione Cesena-Valle Savio tornano alla carica col Prefetto. Per ribadire la richiesta di maggiori aperture nell’area Forlivese ed in quella del Rubicone.

I Sindaci dell’Unione Valle Savio si sono rivolti al Prefetto di Forlì-Cesena dopo l’ufficializzazione dell’accordo fra Ministero e Comuni italiani che fissa il parametro di 2,5 ogni mille abitanti. Che era quello poi anche non ufficialmente sempre tenuto a parametro.

La rivendicazione resta la medesima delle ultime settimane.

La necessità di riequilibrare la presenza di profughi nei vari territori. Per questo Marco Baccini (Bagno di Romagna), Paolo Lucchi (Cesena), Monica Rossi (Mercato Saraceno), Fabio Molari (Montiano), Luigino Mengaccini (Sarsina) ed Enrico Salvi (Verghereto) si sono nuovamente rivolti al Prefetto Fulvio Rocco De Marinis con una lettera nella quale richiamano la recente comunicazione inviata dal ministro Angelino Alfano che rende ufficiale il parametro di 2,5 profughi accolti ogni 1000 abitanti. Un parametro già superato nel territorio dell’Unione Valle Savio.

«Anci - si legge nella missiva - ha inviato a tutti i comuni italiani la comunicazione che il Ministro degli Interni ha fatto pervenire a tutti Prefetti d’Italia.

In buona sostanza, come annunciato anche dal presidente uscente, Piero Fassino, alla ultima assemblea Anci a Bari è divenuto ufficiale l’accordo fra il Ministero ed i Comuni, che prevede la messa in opera di un “piano operativo in grado di consentire all’interno delle singole regioni una distribuzione di migranti più equilibrata e sostenibile tra le diverse realtà locali, grazie alla definizione di un numero di presenze rapportato alla popolazione residente nel Comune”».

La comunicazione del Ministro rende ufficiale il parametro del 2,5 per mille abitanti da osservare per il calcolo dei profughi da inviare ad ogni singolo comune: «Un numero già ripetutamente richiamato dall’Unione dei Comuni Valle Savio e fino ad oggi ignorato dalla Prefettura. Cesena e gli altri comuni dell’Unione Valle Savio, come ampiamente denunciato nelle scorse settimane, hanno già abbondantemente superato il parametro, accogliendo ad oggi circa 30 profughi in più di quelli ipotizzabili rimanendo al 2,5 per mille abitanti (circa 320 persone accolte invece di 290).

Di più: nei casi in cui vi siano singoli comuni già coinvolti nei vecchi progetti S (Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e Rifugiati), ed è il caso del Comune di Cesena, il Ministro Alfano richiama i Prefetti a voler applicare una “clausola di salvaguardia che esenti i Comuni dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza”.

Così oltre a ribadire la nostra ferma volontà di non accogliere altri migranti, chiediamo che la presenza dei profughi in ogni singolo Comune della nostra provincia venga effettivamente ed urgentemente riequilibrata, attraverso il coinvolgimento immediato di tutti i territori, in coerenza con quanto indicato dal Ministero degli Interni.

A nulla serve e vale, per quel che ci riguarda, alcuna ulteriore giustificazione relativa a problemi organizzativi, logistici, strutturali che, in maniera eccessivamente semplicistica vista la gravità ed il perdurare dell’emergenza, ci viene ribadita da troppi mesi come causa del mancato o carente coinvolgimento di diversi altri comuni.

Restiamo in attesa di conoscere alla Prefettura il piano di riequilibrio, che auspichiamo possa giungere in tempi veloci e proficui, portandoci ad una diminuzione effettiva del numero delle persone ad oggi accolte nei nostri territori».

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