Due classi in un'aula divisa da armadi

Rimini

CESENA. Che le scuole superiori cesenati siano afflitte da un’ormai cronica carenza di spazi non è una novità, ma quello che è accaduto all’Istituto tecnico per Geometri indica che si è davvero toccato il fondo: un’aula è stata divisa a metà, usando come separè degli armadi, in modo da potere essere usata simultaneamente da due classi.

Questa grossolana soluzione sta ovviamente creando disagi, perché «i ragazzi sentono in modo confuso e mescolato le voci dei professori che insegnano nelle due classi della stessa aula». A farsi portavoce di malumori diffusi, che sono stati raccolti anche dal comitato genitori, che si sta attivando, è Marcello Borghetti, segretario della Uil cesenate. Poi aggiunge: «Viene persino il dubbio che questa soluzione comprometta il regolare svolgimento dell’attività didattica. Inoltre a nostro giudizio vi è anche un problema di natura igienica e di sicurezza, tanto più in una zona che ha una connotazione sismica. Per la Uil si tratta di una soluzione grottesca».

Partendo da qui, il sindacato guidato da Borghetti ha scritto a Davide Drei, presidente della Provincia (che è questo l’ente pubblico che ha la competenza sugli istituti superiori) per chiedere di affrontare «un grave problema di spazi» che riguarda diverse scuole.

Dopo avere ricordato che la stessa Provincia, e anche il Comune, hanno cercato soluzioni per il Liceo linguistico, Borghetti chiede di avere attenzione per tutte le realtà scolastiche in cui c’è una «difficoltà nell’esercizio del diritto allo studio» determinata da ragioni strutturali. E i casi non sono pochi: «Spesso studenti e genitori che si rivolgono alla Uil per segnalazioni di disagio nella sistemazione della aule e dei laboratori. Esprimiamo quindi preoccupazione, perché pare che a fronte di soluzioni per alcune note situazioni, altri problemi si continuino a generare. Viene il dubbio che vi sia una carenza nella rivalutazione complessiva degli spazi destinati alle scuole superiori di Cesena. Qualche giorno fa siamo venuti a conoscenza di una situazione fortemente critica, che accade alla scuola di Geometra. Sappiamo anche che un comitato di genitori si sta adoperando per sollevare problemi importanti, sollecitando soluzioni ragionevoli. Sembra che siano state tolte in questi anni delle aule a Geometri, con il risultato di sopprimere alcuni laboratori essenziali per l’attività didattica e di stipare gli studenti in spazi sempre più ridotti. Addirittura sono state collocate due classi nella stessa aula, separando le medesime con una fila di armadi».

Un’altra situazione critica denunciata riguarda l’istituto “Pascal”: «Abbiamo notizia che siano stati tolti spazi anche all’Iti, con la conseguenza che gli studenti devono fare le trottole fra aule e laboratori».

L’appello del timoniere della Uil è però a 360 gradi: «Abbiamo citato due scuole, ma vogliamo precisare che tutti gli studenti, qualsiasi indirizzo scolastico scelgano, hanno pari diritto e pari dignità. Non vorremmo che nei fatti vi siano scuole e studenti considerati di serie B, con un messaggio mortificante per i ragazzi, per i professori, e anche per i genitori che in questi anni di crisi fanno enormi sacrifici per garantire ai propri figli il diritto ad una buona scuola».

Le prime risposte avute dal presidente della Provincia restituiscono un minimo di fiducia nella possibilità di mettere mano ai problemi: «Drei ci ha già contattato - conclude Borghetti - manifestando interesse e sensibilità. Attendiamo ora i fatti, confidando che si risolvano con rapidità problemi gravi, convinti che sia doverono garantire il diritto ad una scuola pubblica di qualità».

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