La città piange Vito Bocchini

Rimini

CESENA. E’ morto Vito Bocchini. Aveva 79 anni ed il suo nome è stato per decenni a Cesena emblema della professione di commercialista. Ma non solo. E’ stato propulsore di iniziative che hanno lasciato il segno nella vita economica della città, come la nascita di Macfrut. Sempre nel mondo agroalimentare il suo contributo è stato fondamentale per il successo della ditta Orogel. E’ stato inoltre protagonista di importanti esperienze nel sociale, per esempio quale presidente della Croce Rossa.

Il funerale di Vito Bocchini sarà celebrato oggi, alle 15, nella chiesa di San Tomaso. Terminate le esequie, la tumulazione avverrà proprio nel cimitero della frazione. Attorno al feretro si stringeranno prima di tutto i suoi cari più vicini: la moglie Ileana, i figli Michele e Silvia e le nipotine Yana ed Angelica. Ma c’è da scommettere che saranno tante le persone che parteciperanno alla cerimonia, inclusi diversi volti noti di Cesena.

Laureato in Economia e Commercio all’Università di Bologna, Bocchini sarà ricordato soprattutto per avere fondato uno studio di commercialisti molto quotato, che sta proseguendo l’attività grazie alla presenza dei figli e della nuora.

Tra le numerose cariche di rilievo rivestite da Bocchini presso numerose società, che gli sono valsi riconoscimenti anche fuori dalla Romagna, c’è stata quella, a partire dal 1974, di presidente del collegio sindacale del Consorzio Fruttadoro di Romagna.

Ha inoltre contribuito fattivamente, nel 2004, alla costituzione del Gruppo Pubblisole Teleromagna, rivestendo la carica di revisore esterno.

Ultimamente si era anche dedicato alla scrittura, dando alle stampe con la casa editrice “Il Ponte Vecchio” di Casalini il libro “Rimetti a noi i nostri debiti”. Ovviamente in quelle pagine aveva parlato di fisco, economia e crisi, indicando anche possibili vie per superare le difficoltà. Ma il suo ragionamento si era esteso ai valori e al senso della vota, non senza toccare la sfera più intima, cominciando dal ruolo di padre.

In una vita piena di soddisfazioni, non è comunque mancata qualche amarezza. In particolare, a Bocchini non andò mai giù una vicenda giudiziaria in cui fu coinvolto, e che si concluse con una lieve condanna. Tutto nacque da un’indagine della magistratura per fare luce su certi fidi concessi in modo troppo disinvolto dalla Banca del Monte di Ravenna e Bologna, di cui era revisore. Il compianto commercialista cesenate si è sempre lamentato per il clamore, a suo parere eccessivo, che c’era stato attorno al suo coinvolgimento, in quanto accusato di avere favorito un imprenditore edile, poi fallito, che era suo cliente.

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