Stadio Manuzzi verso l'Europeo under 21 e il cambio dell'erba

Rimini

CESENA. L’amministrazione comunale candida ufficialmente lo stadio di Cesena per i Campionati Europei under 21 che si giocheranno fra tre anni. Un evento che potrebbe portare con sé anche il ritorno del terreno di gioco dall’attuale erba sintetica a quella naturale.

Con una delibera approvata martedì scorso la giunta Lucchi ha formalmente manifestato la «disponibilità del Comune di Cesena ad ospitare le fasi finali del campionato under 21 del 2019 presso l’Orogel Stadium “Dino Manuzzi” e di formulare in tal senso specifica richiesta di candidatura». L’altro impegno preso è quello di «procedere alla definitiva quantificazione degli importi finalizzati ai lavori di propria competenza richiesti per l’adeguamento della struttura sportiva al rispetto dei requisiti tecnici dell’Uefa». In particolare, bisognerà adeguare la larghezza del campo di gioco e sostituire il manto attualmente in sintetico. Interventi che l’A.C. Cesena, che ha in concessione lo stadio (di proprietà del Comune) fino al 30 giugno 2024, si è già impegnata per iscritto a sostenere, inviando una specifica comunicazione protocollata a palazzo Albornoz una settimana fa.

Ci sarà comunque bisogno anche di attingere ai contributi regionali specificamente destinati per il miglioramento delle strutture sportive. Il provvedimento della giunta contiene un esplicito richiamo a questa fonte finanziamento, che pare essere una condizione alla concretizzazione dell’intenzione espressa. La proposta andrebbe inserita nel Programma triennale di questo tipo di interventi: una decisione che dovrebbe essere approvata dall’assemblea regionale, su proposta della giunta Bonaccini.

Un’altra pre-condizione è ovviamente l’accoglimento della candidatura ad ospitare la competizione calcistica continentale che è stata presentata da San Marino e dall’Italia. Il Comitato esecutivo Uefa farà la sua scelta entro la fine di quest’anno. In lizza ci sono 8-9 Paesi. Il tandem Italia-San Marino, che dovrebbe avere a Cesena lo stadio principale, in pole position anche per ospitare la finale (mentre tra gli altri campi di calcio, oltre a quello sul Titano, si parla di Udine e San Benedetto del Tronto), sembra avere ottime chance di farcela.

Interessante, sotto il profilo politico, la motivazione con cui l’amministrazione guidata da Paolo Lucchi ha evidenziato i vantaggi di portare a Cesena un evento del genere. E’ infatti scritto che può «costituire per le città direttamente coinvolte una irripetibile opportunità di promozione non soltanto sportiva, ma anche sociale e culturale, con evidenti riflessi economici per Cesena e per il mondo produttivo ed imprenditoriale locale». Una visione diametralmente opposta al discusso no del neoeletto sindaco romano Virginia Raggi, al possibile svolgimento nella capitale delle Olimpiadi 2024. Sono manifestazioni di “peso” differente, ma confermano una distanza enorme su questi temi che esiste tra il Pd e il Movimento 5 Stelle.

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