Scoperta in un mercatino una lettera di un futuro papa

Rimini

CESENA. Una lettera scritta due secoli fa e scoperta in un mercatino riscrive la storia dell’arrivo a Cesena di quello che anni dopo sarebbe diventato il terzo papa cesenate con il nome di Pio VIII. Il merito è di Lelio Burgini, appassionato studioso del passato locale, nonché collezionista di antichi documenti, che fa nuova luce sull’accoglienza riservata all’allora vescovo Castiglioni quando entrò in città.

L’accoglienza fu poco solenne, ma non per una sua scelta all’insegna della “sobrietà”, come si era portati a pensare dal resoconto finora noto, fatto da un testimone dell’epoca: fu dovuto ad un disguido organizzativo.

Era il 30 luglio 1816 e mancava circa un’ora al tramonto quando da Porta Santi, proveniente da Rimini, entrò a Cesena, inaspettato, il cardinale Castiglioni: era il nuovo vescovo della Diocesi cesenate. Il popolo si accorse di lui vedendolo benedire. La carrozza si portò alla cattedrale, seguita da una folla sempre più numerosa. Qui il vescovo si inginocchiò alla Cappella della Madonna del Popolo. Suonarono le campane della cattedrale e di altre chiese cittadine, annunciando che era giunto il nuovo vescovo. Rappresentanti del Comune e della Chiesa andarono allora a rendergli omaggio.

Ma ecco il retroscena contenuto in una lettera scritta dal vescovo e futuro pontefice Castiglioni. Quella di cui Burgini è entrato in possesso, rovistando nel mercatino alla fiera di Pievesestina, a 200 anni di distanza da quella data memorabile.

«A dire il vero - spiega il ricercatore cesenate, a cui si deve tra l’altro la riscoperta delle radici cesenati della grande cantante lirica Marietta Alboni e la sua valorizzazione - dovevano andargli incontro a Rimini, ma sono occorsi disguidi. Quindi a salutarlo niente “sbari e luminarie”».

A lamentarsene era lo stesso Castiglioni in quella lettera del 2 agosto 1816, indirizzata ad un religioso cesenate a Roma, Lorenzo Maroncelli. In quello scritto faceva presente il mancato incontro a “Rimino”, evidenziando che il suo arrivo non era stato preannunciato dalla “staffetta” che lo precedeva.

Ringraziava comunque per l’assistenza ricevuta e Maroncelli, in una minuta riportata nella lettera ricevuta dal vescovo Castiglioni, ridimensionava l’imprevisto rispondendo: «Mi compiaccio delle dimostrazioni di giubilo dè miei Concittadini, buon preludio pel loro Padre e Pastore».

Avvenne invece il 4 agosto il solenne ingresso in Diocesi.

Castiglioni era stato nominato cardinale da Pio VII, l’8 marzo 1816 : allora era vescovo della Diocesi di Montalto nelle Marche ed oltre alla nomina cardinalizia era divenuto vescovo di Cesena.

Burgini aggiunge che «nel prendere possesso della nostra Diocesi, priva di vescovo dal 1808, quando morì l’allora vescovo cardinale Bellisomi, Castiglioni scriveva in un saluto ai cesenati: “Sono venuto per servire questo popolo”».

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