Il tandem Lega-Fi agita il centrodestra

Rimini

CESENA. Nel giro di 18 ore, nelle file del centro destra, è successo di tutto. Quella che doveva essere una riunione interlocutoria si è trasformata in un vero e proprio cataclisma.

Per qualche ora, Antonella Celletti è stata la candidata di Forza Italia e Lega Nord, ma c’era stata la spaccatura con il resto della coalizione. Poi, a quanto pare, si è ricomposto tutto e sembra tornato in pista Marco Casali. In questo caso, però, i problemi nascerebbero con i repubblicani, che già pregustavano la candidatura a sindaco di Luca Ferrini.

Ma facciamo un passo indietro. Che si potesse arrivare ad una divisione era un’ipotesi che cominciava ad essere presa in considerazione. Ci si aspettava acqua, ma non tempesta. Invece, giovedì sera, c’è stato il patatrac. A sorpresa, all’incontro di coalizione è intervenuto il leghista Morrone. Ha detto che loro (Lega Nord) e Forza Italia hanno stretto un accordo a livello provinciale per correre assieme e suddividersi i candidati sindaco. A Forlì sarà un rappresentante di Forza Italia, a Cesena uno della Lega (Antonella Celletti). Con buona pace per Marco Casali. Poi ha aggiunto: se volete, potete allearvi con noi. Le parole non sono state proprio quelle, ma il senso sì.

Apriti cielo. Era la frantumazione dell’alleanza. Gli alleati sono rimasti allibiti e se ne sono andati. Per ragionare del futuro, il Nuovo Centrodestra aveva convocato una riunione per la sera dopo, alla quale avrebbe dovuto partecipare anche Laura Bianconi. Ovviamente c’era molta amarezza, anche perché si stava vanificando un lavoro di cesello che va avanti da quasi un anno.

Ma con il passare delle ore la situazione è cambiata. Le diplomazie si sono messe al lavoro e nel pomeriggio ha cominciato a prendere corpo uno scenario diverso. Sembra che sia stata spazzata via la candidatura di Antonella Celletti. Pare che fosse la condizione basilare per riaprire la trattativa. Adesso sembra essere tornato in campo Marco Casali. Quello, per lo meno, è il nome del quale si ragionava ieri sera.

E' chiaro, però, che a questo punto verrebbe il mal di pancia al Pri. I repubblicani avevano fatto la bocca alla candidatura di Ferrini e Guidazzi e Fabbri gongolavano, sapendo che potevano essere considerati i vincitori della trattativa. Se, all'ultimo momento, cambiassero le carte in tavola, come reagirebbero?

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