Soldi, droga e armi: fratelli in manette

Rimini

SAVIGNANO SUL RUBICONE. Fratelli specializzati nella movimentazione di grandi partite di droga. Tra cocaina, marijuana e hashish gli è stata sequestrata droga per un controvalore al dettaglio di 930 mila euro.

Ora si trovano rinchiusi rispettivamente nel carcere di Forlì uno e di Rimini l’altro. Dopo che la Squadra Mobile diretta da Claudio Cagnini li ha tratti in arresto con un blitz avvenuto nella notte di martedì.

I poliziotti hanno stretto le manette ai polsi dei fratelli (ufficialmente senza fissa dimora, in realtà domiciliati a Rimini) Fatlum Ramaj, 22 anni, ed Edison Ramaj di 31 anni, di origini albanesi. Le accuse principali per loro sono di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.

In tutto gli investigatori hanno recuperato nell’operazione 3,4 chili di cocaina, due chili di marijuana e 10,5 chili di hashish.

Per le indagini (coordinate dal pm Filippo Santangelo) il territorio di riferimento per lo spaccio, soprattutto all’ingrosso da parte dei due, ere in particolare l’area cesenate.

Si tratta di altre due figure del variegato universo della droga che si possono ricondurre alla prosecuzione delle investigazioni della operazione “Elite”, indagine di polizia che da anni, mattone dopo mattone (sempre sotto l’egida dello stesso pubblico ministero) ha portato a numerosissimi arresti e sequestri di quantitativi di droga in tutta la Romagna.

Da diverse settimane gli investigatori erano sulle tracce dei due fratelli albanesi, che erano stati segnalati come sospetti per i quasi quotidiani viaggi che effettuavano da Rimini verso Cesena passando per la Valle del Rubicone e per Savignano in particolare.

Con uno scooter o con un’autovettura Volkswagen Scirocco di colore grigio, i due finivano sempre per recarsi in luoghi appartati del cesenate.

Nel pomeriggio di martedì scorso però il fiuto degli investigatori della Squadra Mobile è stato particolarmente solleticato da un comportamento non usuale dei due fratelli. Che appariva come sintomo di un “affare importante” da sbrigare. E sul quale i poliziotti hanno voluto mettere gli occhi subito. La Volkswagen era stata intercettata da una pattuglia in borghese a Savignano. Ma solo uno dei due fratelli era a bordo e si è diretto, dopo un po’ di giri per evitare di essere seguiti, in un piazzale della zona di Case Missiroli a Cesena, posto lungo la via Emilia.

Solo una volta arrivato qui il conducente dell’auto Edison Ramaj, ha incontrato il fratello più giovane Fatlum Ramaj, arrivato dalle strade periferiche della campagna ed a bordo del suo scooter.

I due sono stati visti mentre il primo consegnava all’altro un involucro che questi riponeva nel bauletto del motociclo. E’ in questo momento che i poliziotti hanno deciso che fosse il caso d’intervenire. Appena l’auto è ripartita Fatlum Ramaj è stato fermato. Nel pacco avuto dal fratello e presente nel sotto sella dello scooter c’erano 240 grammi di coca ed un chilo circa di marijuana.

Qui Fatlum Ramaj ha accumulato anche accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, cercando inutilmente di dileguarsi a calci e pugni e ferendo due agenti.

Negli stessi minuti Edison Ramaj, a bordo dell’auto, puntava verso la Riviera, costantemente seguito da altre pattuglie dell’Antidroga che, sotto la sua abitazione, lo hanno fermato mentre stava per aprire il baule della Scirocco.

All’alt il 31enne ha cercato di scappare a piedi richiudendo l’auto col telecomando e gettando lo stesso lontano. Una fuga durata pochissimo così come poco è servito ai poliziotti per recuperare le chiavi della vettura nel cui baule c’erano quattro borse (due zaini e due borse in cellophane) dove era nascosto l’ulteriore quantitativo di droga: tre chilogrammi di cocaina, un chilogrammo di marijuana, oltre 10 chilogrammi di hashish.

Non solo, dentro alle borse i poliziotti della Squadra Mobile di Forlì hanno trovato due pacchi di cellophane sottovuoto contenenti in totale 104.000 euro in contanti, in banconote di diverso taglio; un evolver calibro 38 Colt Cobra (che risultava rubata lo scorso settembre in una casa di Brescia) le relative pallottole (6 colpi) e due bilance di precisione.

Uomini della Squadra Mobile di Rimini intanto effettuavano subito anche le perquisizioni ai domicili delle due persone fermate ed arrestate, alle quali (difesi dall’avvocato Fabrizio Briganti) è stata contestata oltre che l’attività di detenzione e spaccio di droga, anche il porto illegale di arma da sparo, la ricettazione dell’arma stessa, la detenzione illegale munizionamento, la resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

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