Muore nel rogo dell'auto

Rimini

SAVIGNANO SUL RUBICONE. E’ morto dopo un incidente avvenuto su una strada che percorreva quotidianamente: scendendo e risalendo da Borghi a Savignano a bordo della sua Mercedes Coupè.

La vettura su cui viaggiava è finita fuori strada e dopo aver impattato con un albero si è incendiata. Senza lasciargli scampo.

L’incidente è avvenuto ieri poco dopo le 10.30 lungo la via Sogliano all’altezza del civico 100: che corrisponde con le cantine Spalletti, inserite nel contesto del Castello di Ribano.

La vittima è Tarcisio Lombardini, 65 anni, nato e residente a Borghi, per la cui salvezza nemmeno immediati soccorsi sono stati utili.

La strada era a quell’ora ancora parzialmente avvolta nella nebbia. Ma con una visibilità tale (una cinquantina di metri circa) che questa non dovrebbe essere entrata tra le concause del dramma. Per qualche motivo, però, il percorso di Lombardini in direzione di Savignano all’improvviso si è spezzato.

La Mercedes Coupé sulla quale viaggiava è finita all’improvviso fuori strada e senza particolari segni di frenata, se non pochi metri prima dall’impatto con il tronco di un albero, posto in una scarpata in lieve dislivello dal manto stradale.

Difficile per ora definire con esattezza cosa possa essere successo.

Tra le prime ipotesi c’è quella di un malore che possa aver portato l’uomo a finire fuori carreggiata. Non si può ad ora nemmeno escludere un attimo di distrazione o qualcosa (un animale?) che abbia indotto l’auto ad una fatale deviazione esterna. Di certo ci sono stati gli effetti.

La vettura, dopo il frontale col tronco della pianta, ha preso fuoco.

L’allarme è stato pressoché immediato, lanciato da una donna che ha chiamato concitata il 118 chiedendo di intervenire per lo scontro.

Poco dopo lei, è arrivato anche un giovane ed infine una terza persona: che si è anche lanciata nell’abitacolo in fiamme, mettendosi in pericolo per provare a salvare la vita al 65enne.

Medico ed infermieri del 118 una volta giunti sul luogo dello schianto, non hanno potuto far altro se non constatarne il decesso. Avvenuto per malore, per l’urto e le conseguenti lesioni o per le tante ustioni riportate prima che lo si potesse estrarre dal veicolo, saranno gli uomini della polizia municipale dell’Unione a doverlo decretare con i rilievi di legge.

Per la magistratura, probabilmente, la cosa che farà maggiore chiarezza sarà l’autopsia che potrà spiegare quantità e qualità delle lesioni che hanno portato alla morte l’uomo. Una dinamica e cause che, al momento, ben poco importano ai parenti di Tarcisio Lombardini, che ne piangono la scomparsa improvvisa addolorati, e che sono stati informati dell’accaduto non appena la salma è stata identificata (non senza difficoltà) tramite gli accertamenti svolti dalla Pm savignanese.

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