Torna Radio Melody

Rimini

CESENA. Radio Melody torna in onda. La notizia rischia di provocare lacrime (di gioia) e fibrillazioni (atriali) ad una vastissima generazione “indie” che va dai 25-30enni, che l’hanno potuta solo “sentire raccontare nelle leggende” fatte di vinili, bobine e mangianastri di un’epoca che non c’è più, ed il 35-50enni di Romagna che hanno costruito saldamente i loro gusti musicali sugli 89.750 Fm e nella pista da ballo e parterre di concerti del Vidia Club di San Vittore. Gli anni ‘80, quelli della “radio libera”, sono stati il palcoscenico di qualcosa che “suonava molto diverso” da tutto il resto. Qualcosa che a Cesena ed in Romagna erano la normalità ma che nella storia radiofonica in realtà sono stati qualcosa di unico. Un’unicità che, fin dal 1996, data di chiusura delle frequenze radiofoniche di Radio Melody passate a “mamma Rai”, non ha trovato più sfogo in nessuna parte d’Italia. Fin dai quei primi giorni senza Radio Melody “dentro la radio” il progetto era chiaro.
Riportarla in vita sfruttando le nuove tecnologie legate alle trasmissioni sul web. E’ ciò che accadrà. ma ci sono voluti una decina d’anni affinché la diffusione di smartphone e pc adeguati potesse rendere perseguibile il disegno.
La data da appuntarsi in rosso sul calendario è gennaio 2016. Ad annunciarlo a mezzanotte esatta di ieri è stato il sito “e20romagna”: che, non a caso, è costante palcoscenico di contenuti da parte di chi, quella Radio Melody, l’ha costruita nel suo splendore dal ruolo di direttore artistico.
«Ci sono voluti 25 anni ed 8 mesi ma alla fine lo stesso spirito ha riportato tutto a casa - si legge sul sito a cura di Luigi Bertaccini - L’annuncio è semplice, le sue implicazioni ampie e piene di prospettive affascinanti, tutte da definire. Una parte dello staff originale di Radio Melody, ricomincerà da gennaio a trasmettere, questa volta via web sul sito di Radio Garbino di Cesena in una fascia oraria che si intitolerà “Melody box” dal lunedì al venerdì dalle 22 alle 24».
Luigi Bertaccini, Matteo Bocca, Matteo Bosi, Antonio Fabbri, Magnus, Marco Turci con l’ inserimento di Luca D’ Altri : «Cercheranno di riportare lo spirito che negli anni ’80 ha rivoluzionato il modo di ascoltare e vivere la radio non solo in regione, ed è stato di esempio per decine di altre importanti realtà».
La musica verrà prima di tutto e non sarà facile accontentare tutti subito.
Motivo: non esistono server così potenti in zona da accogliere all’unisono quanti prevedibilmente vorranno “sintonizzarsi” via web ad ascoltare.
I più, è plausibile, dovranno pazientare e scaricare di volta in volta i podcast, per riprendere una strada di cultura musicale bruscamente spezzata negli anni ‘90.
«Come allora si ascoltava e programmava soprattutto quello che di nuovo arrivava da ogni parte del mondo, anche adesso non si tratterà di una semplice operazione nostalgica, ma di ripartire proprio da lì, tornare a proporre con competenza e passione le proposte più interessanti, non scordandosi mai delle radici e della grande musica del passato. Un connubio che vedrà ogni sera uno dei conduttori prendere in carico le 2 ore di programma per proporre in piena libertà le proposte per lui più interessanti».
Non “speaker” come si dice adesso, ovvero voci che parlano su musica impersonale, ma disc jockey che propongono per ridare valore e importanza alla musica ed a chi la suona e produce.
Con l’indipendenza sopra ogni cosa. «La scelta di collaborare con l’ emittente web di Radio Garbino è legata ad una serie di fattori fondanti. La totale autoproduzione della radio che vive sul volontariato di chi la gestisce, la libertà totale di espressione e, non ultimo, la visione culturale, sociale e politica del mondo che ci circonda».

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