Scompare l'anatra di famiglia, appello di una coppia

Rimini

GAMBETTOLA. Appello per l'anatra scomparsa. Ormai da giorni una coppia di Gambettola è in apprensione per la sorte di Lokkita, un animaletto diventato a pieno titolo membro effettivo della famiglia. Ieri hanno anche raccontato la propria pena su internet.
Si tratta di un'anatra che fin da piccola è vissuta nell'area Sacta, lungo viale Carducci, come fosse una sorta di ”asilo” dove veniva portata ogni mattina e ripresa alla sera. Durante il giorno era infatti affidata a nonna Iole, storica guardiana dell'area ex tabacchificio, dove accudisce altri animali e anatre.
Poi una settimana fa la scomparsa. Mauro Farabegoli, titolare del negozio Agrizoo, chiudendo alla sera la propria attività, ha visto nella penombra un'anatra aggirarsi sotto un'auto, l’ha catturata con un retino e percorse poche centinaia di metri l’ha adagiata oltre al cancello di nonna Iole, lungo via Carducci: «Non ho guardato bene se avesse la piccola fascetta alla zampa – afferma Farabegoli – ma ritengo fosse proprio l'anatra che cercano Barbara e Rolando».
Questi ultimi amano molto il bipede e quando si sono accorti della scomparsa ritenevano si fosse rintanata da qualche parte nell'area dismessa della Sacta, magari per covare in tranquillità le uova e rispuntare poi con nuovi anatroccoli.
Ma dopo giorni di ricerche ecco lo sconforto: «In questi giorni fatti di attese e speranze - affermano Barbara e Rolando - abbiamo deciso di farlo sapere, anche sfidando il fatto che molti penseranno o diranno “E' solo un’anatra”. Lo facciamo perché tanti hanno visto, commentato e sorriso davanti alle foto della nostra Lokkita, perché suo malgrado, è diventata un ‘personaggio pubblico’. Ma oramai da troppi giorni è introvabile». La coppia continua comunque a sperare che l'anatra sia sparita per covare le sue uova creando un nido modello bunker, ma dopo aver cercato in ogni angolo, sotto ortiche e ramaglie senza esito ora hanno: «ll cuore a pezzi che solo chi ha amato un animale può comprendere, non importa che pensiate che sia un'esagerazione. Abbiamo vissuto in tre in questi 19 mesi di convivenza meravigliosi. Fregandocene di alzarci la notte ad ogni ora perché la Lokkita si era svampata tutta la sua ciotola della pappa e reclamava teneramente cibo, fregandocene di pulire casa più volte al giorno per liberarla di piume e cacchette, fregandocene di alzarci ogni mattina alle 5,30 per portarla “all’asilo” prima di andare al lavoro, fregandocene di farci piccoli piccoli sul divano la sera per lasciarla riposare comoda in mezzo a noi, fregandocene di andarcene a letto la sera prima delle 22 perché lei voleva fare la nanna, fregandocene di pagare imbarazzanti spese doganali per ricevere dagli Stati Uniti guinzaglietto, porta pannolino e scarpine, fregandocene di svuotare lo scaffale del mais e dei germogli di soia del Conad, fregandocene di cuocere i suoi adorati fusilli ad ogni ora con i suoi dolci impazienti occhietti sempre puntati verso il fornello del gas, fregandocene di stenderci a terra per farci infilare il becco fra i capelli».
Insomma non è solo un’anatra: «Amiamo la nostra dolce anatra come fosse una figlia - lanciano un accorato appello - chiediamo a chiunque l'abbia vista in giro, anche solo per caso, di farci sapere qualcosa telefonando allo 347 2231801. Lokkita nella zampetta ha una sorta di piccolo braccialetto arancione».

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