Gli strali del parroco contro il Carnevale

Rimini

GAMBETTOLA. La comunità parrocchiale insorge contro l'anticipo del carnevale alla domenica delle Palme. La macchina organizzativa dell'associazione “Gambettola eventi” sta sfornando novità a iosa per l’edizione 2014 del carnevale messo in promozione come il più spettacolare di Romagna.

Ma le date ufficiali (già fissate nel 13 e 21 aprile e comunicate ufficialmente lunedì scorso ai 1.284 aderenti alla pagina Facebook) prevedono l'anticipo della prima sfilata nel momento quaresimale di maggiore intensità e rischiano di conseguenza di far insorgere tutto il mondo cattolico.

Insomma, si profila all’orizzonte un maxi incidente diplomatico per essere passati dalle date tradizionali del lunedì di Pasqua e della domenica successiva come sempre accaduto alla novità di oggi, con le sfilate al lunedì di Pasqua e alla domenica precedente.

Il rischio ora è la spaccatura. E' vero che si eviterà la concorrenza di manifestazioni come le “Vele di Pasqua” a Cesenatico, o altri eventi, ma si sacrifica per il divertimento uno dei momenti spirituali più solenni dell'anno liturgico.

Il sindaco di Gambettola, Iader Garavina, ha detto che l'associazione “Gambettola eventi” avrebbe riferito di aver informato la parrocchia per tempo. Ma c’è qualcosa che non torna: «Non sono stato affatto informato sul cambio di data – tuona il parroco don Claudio Turci, che guida una delle parrocchie più grandi e vivaci della diocesi di Cesena-Sarsina – Fare le sfilate carnevalesche nella domenica delle Palme vuol dire non avere nessun rispetto per la Chiesa e i credenti. Questo è sicuramente il periodo più sbagliato per festeggiare il carnevale. Significa desacralizzare la settimana santa e tutti i suoi momenti di profonda spiritualità. Nella giornata delle Palme c'è anche la processione dei bambini con il ramoscello. Come pure tutti i fedeli si recano in chiesa a prendere un rametto d'ulivo. Il venerdì sera abbiamo anche la via Crucis. Come si può convivere con il carnevale ? Perchè allora non anticipare tutto all'inizio della quaresima come fa Forlimpopoli? Oppure tornare nel periodo classico del carnevale?».

Il parroco promette battaglia e va giù durissimo: «Se si procederà su questa strada mi chiedo se siamo in democrazia o in dittatura. La parrocchia ha sempre cercato di collaborare con l'amministrazione comunale, ma se avvalla una scelta del genere è difficile continuare ad avere fiducia. Ci sembra una prepotenza inaudita e il non averci nemmeno interpellato denota una presa di posizione di assoluta arroganza. Se è tutto deciso invito i cattolici a defilarsi da questo carnevale».

 

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