Risistemata la celletta votiva

Rimini

CESENA. Un paio di mesi fa ha pensato che quella celletta dedicata alla Madonna, sul ponte di San Martino, non poteva essere trattata in quel modo. Così una pensionata di 73 anni, legata a quel posto, perché da bambina abitava là e la sua famiglia si era presa a lungo cura di quel manufatto religioso, ha espresso pubblicamente la propria amarezza sul Corriere.

Ma non si è limitata ad una dichiarazione piena di giusto sdegno. Si è rimboccata le maniche.

Così adesso è tornato ad essere ben tenuto un grazioso luogo di devozione, inserito in uno splendido angolo del centro di Cesena, che andrebbe valorizzato.

La celletta era davvero ridotta male. La grata frontale era stata rotta per rubare le offerte dei fedeli e all’interno era stata buttata robaccia di tutti i tipi. La donna attualmente residente a San Mauro in Valle che si è data da fare per renderla di nuovo decorosa si è anche impegnata a prendersene cura nel corso del tempo, finché le forze glielo consentiranno.

Intanto chi è affezionato a quei luoghi aspetta che anche il Comune si faccia carico di un loro rilancio. Un intervento di ampio respiro, che dovrebbe includere il restauro di Porta Fiume (la cui odierna configurazione risale alla fine del Quattrocento), sembra al momento troppo oneroso per essere affrontato. Ma il sindaco Paolo Lucchi si è impegnato a sollecitare l’inserimento dell’area nell’elenco di quelle affidate ai volontari di “Attiviamoci per Cesena”, chiamati a fare piccoli ma costanti e preziosi interventi di pulizia e manutenzione “leggera”.

Sarebbe un primo passo incoraggiante. Anzi, un secondo, dopo quello fatto dalla ammirevole pensionata che non ha perso tempo lanciando un segnale che non va ignorato.

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