Vino, gli Usa nel mirino

Rimini

CESENA. Ottima qualità, quantità altalenanti. E con una missione in vista negli Stati Uniti. Così Enrico Prugnoli, presidente della cantina di Cesena, si esprime sulla vendemmia 2015. La struttura di Diegaro quest’anno ha ritirato circa 25 mila quintali di uva, in linea con lo scorso anno. L’80 per cento di uva è Sangiovese delle zone collinari.

«La qualità del 2015 - afferma il presidente - è davvero eccellente, grazie alle condizioni meteo. E’ piovuto nei momenti giusti, senza eccessi. L’uva era sana. La vendemmia è proceduta senza intoppi. Alcune aziende hanno risentito della siccità. So che alcune hanno ridotto le quantità anche del 30 per cento, ma altre hanno raccolto di più rispetto ad altre annate, e nel computo finale c’è stato un equilibrio. Torno a ripetere che siamo molto soddisfatti della qualità: le colline del Cesenate sono vocate per il Sangiovese e avremo degli ottimi vini».

Rimane sempre l’incognita di quanto sarà liquidata l’uva. I conti finali si faranno fra un anno, come è prassi per le strutture cooperative di questo comparto. In questo lasso di tempo, saranno dati degli acconti. Il fatto è che il prodotto è tanto e i prezzi non sono molto alti.

«Dobbiamo guardare all’estero - dice Prugnoli - Non c’è altra soluzione. Il fatto è che all’estero ci siamo tutti, sia aziende italiane, sia quelle straniere, Spagna e Francia in primo luogo. Ma se è vero che la Francia punta alla qualità e ha costi di produzione non molto diversi dai nostri, la Spagna ci fa una concorrenza spietata. Punta sul prezzo sfruttando i costi inferiori, specie sul fronte lavoro. E all’estero hanno sempre più successo. Riusciamo, per fortuna, a distinguerci sul fronte qualità».

La Cantina di Cesena nei prossimi giorni manderà un proprio commerciale negli Stati Uniti, a caccia di nuovi sbocchi commerciali.

«Anche in America - precisa Prugnoli - cercheremo di piazzare i nostri migliori prodotti. Dobbiamo spingere sul Sangiovese e soprattutto sulla territorialità. Siamo in ritardo rispetto ad altre zone d’Italia, ma abbiamo delle unicità che, se ben comunicate, possono aiutarci nelle vendite».

Il presidente conclude: «Le cose stanno andando bene con lo spaccio aziendale a Diegaro. Il negozio si presenta molto bene, piace, e i vini di qualità, specialmente quelli a marchio, sono ricercati. Sia per il consumo quotidiano, sia per fare omaggi».

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