Sicurezza: emergenza in ospedale

Rimini

CESENA. I furti all’interno dell’ospedale Maurizio Bufalini ormai vengono censiti con disarmante regolarità. Il recente episodio di una anestesista aggredita e picchiata a scopo di rapina mentre tornava al parcheggio dove aveva lasciato l’auto ha richiamato l’attenzione dei sindacati: con la Uil che chiede più tutela per la zona sensibile ospedaliera.

Nell’ultima settimana è stato denunciato un furto di portafoglio (15 euro di bottino) in una sala ortopedica. In generale i ladri colpiscono con regolarità vicino a dove sanno che ci saranno persone assenti dalle stanze a lungo: ovvero persone che devono essere operate o neo mamme che sono in sala parto per dare al mondo un figlio. Struggente nella sua drammaticità il caso di questa estate quando un turista tedesco diabetico (al quale stavano amputando una gamba) è stato depredato di tutti i contanti che aveva: migliaia di euro con i quali stava trascorrendo le vacanze in Riviera.

Poi nelle ultime settimana c’è tata anche l’anestesista picchiata e derubata mentre tornava all’auto posteggiata in una via vicina all’ospedale, subito dopo aver terminato il turno di lavoro.

La Uil Funzione Pubblica con Paolo Manzelli e Ugo Vandelli ( referente per la sicurezza Uil sicurezza Cesena) esprimono grande preoccupazione per l’ospedale in termini di sicurezza.

«Sono stati segnalati infatti reiterati e violenti eventi, avvenuti nei pressi dell’ospedale - spiegano - A fronte di queste sconcertanti e inaccettabili situazioni torna d’attualità e non più rinviabile la richiesta di un maggior controllo del territorio.

La Uil da sempre sensibile ai problemi legati alla sicurezza, e ben consapevole dello straordinario lavoro svolto dalle forze dell’ordine per garantire la sicurezza nel nostro Comune nonostante i tagli al personale e ai mezzi subiti Governo dopo Governo, è altrettanto convinta che, con una più mirata ed oculata distribuzione delle risorse umane, si possa e si debba dare risposte positive alla richiesta di maggior presenza delle forze dell’ordine nelle immediate adiacenze e all’interno della struttura ospedaliera, in particolare nella fascia serale/notturna. La sicurezza, come è risaputo, è qualcosa che non si tocca, non si vede, non si sente, ma è l’assicurazione che qualcosa di brutto non accadrà e pertanto non ha prezzo».

Manzelli e Vandelli ritengono poi indispensabile che tutti i soggetti interessati, a partire dalla Amministrazione Comunale, intervengano e tranquillizzino quanto prima cittadini e Lavoratori.

«Va anche detto che la situazione dei Parcheggi del presidio ospedaliero, per l’organizzazione della sosta, la loro collocazione e il loro numero, non permette ai lavoratori durante l’orario di lavoro di poter beneficiare di un parcheggio gratuito e sicuro nei pressi dell’ospedale».

Tra le richieste avanzate nel recente passato dagli addetti alla sicurezza interni all’ospedale c’è poi sempre quella, finora inevasa, di dotare corridoi e reparti di telecamere di sicurezza: così come avvenuto in altri ospedali d’Italia.

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