Sparo in strada contro una bambina

Rimini

CESENA. Inquietante sparo, probabilmente con un’arma ad aria compressa, contro una tredicenne. E’ accaduto sabato sera, intorno alle 22, vicino al parcheggio ex Arrigoni, tra la via Emilia e il liceo scientifico “Righi”. Un brutto epilogo di una serata festosa tra compagni di classe.

La ferita rimediata dalla ragazzina, colpita al polpaccio, si è rivelata lieve, anche se ancora ieri si vedevano i segni ed era dolorante. Ma resta la gravità e la pericolosità del gesto. Se il piccolo pallino apparentemente metallico, poi ritrovato nel punto dove è avvenuto il fattaccio, fosse finito contro un occhio le conseguenze sarebbero state ben più gravi.

La tredicenne, che è rimasta comprensibilmente scossa per l’esperienza inaspettata che ha vissuto, se la è invece cavata con un bozzo sulla pelle: l’impatto è stato attutito dai pantaloni e probabilmente lo sparo è partito da qualche decina di metri di distanza. Nelle vicinanze non è stato notato nessuno, a parte il gruppetto di amici che si stavano salutando prima di rincasare. A questo punto, l’ipotesi più probabile è che il “cecchino” si trovasse in qualche abitazione intorno. E le possibili “postazioni” non sono neppure troppe, visto che il colpo deve essere arrivato da una zona alle spalle della ragazzina (che era rivolta con la faccia in direzione del parcheggio). Per di più, l’angolo di tiro piuttosto ridotto, perché si trovava sotto la galleria di un palazzo. Per la precisione, è quella al numero civico del condominio “Policentro”, tra le assicurazioni Golinucci e la gastronomia “Dalla Saraghina”. Quel passaggio collega una piazzetta con abitazioni ed attività al parcheggio.

La comitiva di amici era appena uscita da una festa di compleanno all’America Graffiti e, visto che pioveva, si era riparata nel piccolo tunnel condominiale. Resta da capire chi possa averli presi di mira. Potrebbe essere qualcuno che ha reagito in modo sconsiderato al fastidio provocato dal rumore prodotto dal via vai e da qualche capannello di giovani che non sono insoliti, soprattutto nel fine settimana, in quella zona. Oppure potrebbe essere un crudele e pericoloso “passatempo” di persone con poco sale in zucca. Cambia comunque poco, perché sarebbe inaccettabile in entrambi i casi.

Il giorno dopo l’episodio, una dei ragazzini che erano sul posto, forse perché era ancora turbato ma forse anche un po’ per curiosità, è tornato sul “luogo del delitto” e ha trovato sul pavimento due pallini, che ha provveduto anche a filmare col telefonino. Ieri anche il padre della ragazzina ferita ha voluto vedere con i suoi occhi e ha anche raccolto quei due pallini. Che siano quasi sicuramente collegati all’accaduto lo prova il fatto che il dolore alla gamba è stato preceduto, pochi attimi prima, da un «pum, un rumore di sparo», come racconta la vittima del fattaccio. E pochi minuti prima - aggiunge - lei e i suoi amici ne avevano udito un altro, identico, a cui non avevano dato troppo peso.

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