Armi in auto: denunciati

Rimini

CESENATICO. Proseguono incessanti i servizi di controllo del territorio da parte dei Comandi dipendenti, rafforzati nel periodo estivo e volti soprattutto a prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio. Nella nottata appena trascorsa, i militari dell’Aliquota Radiomobile dei carabinieri hanno fermato, controllato e sottoposto a perquisizione personale e veicolare due diverse autovetture, i cui conducenti, poi denunciati in stato di libertà per porto di armi od oggetti atti ad offendere, si aggiravano con fare sospetto. Nel primo caso, hanno notato, in Villamarina, un’Audi A3 e a bordo vi era un cittadino di nazionalità rumena, classe 1989, in Italia senza fissa dimora, che veniva trovato in possesso, a portata di mano al lato sinistro del sedile lato guida, di un manganello artigianale di colore nero lungo quasi 60 cm. Nel secondo caso, nella zona di via XXV Luglio, intorno alle ore 3.30 veniva segnalato da un cittadino come sospetto uno scooter; immediatamente intervenuti, i militari, dopo aver identificato il conducente in un uomo, classe 1995, residente in questa città, lo hanno trovato in possesso di un coltello da cucina lungo 35 cm, con una lama di 23, celato all’interno del mezzo, di sua proprietà. Entrambe le armi sono state sottoposte a sequestro. Si invita la cittadinanza a farsi parte attiva nella segnalazione, sia di giorno che di notte, facendo uso dei numeri di pronto intervento, come nel secondo caso accaduto qui a Cesenatico, di tutto ciò che possa sembrare sospetto, senza aver alcun timore di far effettuare alle pattuglie in servizio interventi ritenuti a priori “inutili”; inoltre, quando si è vittima di reati, soprattutto sulla pubblica via, è necessario allertare immediatamente il pronto intervento facendo uso dei numeri di pubblica emergenza e non recarsi poi successivamente a denunciare i fatti, al fine di dare la possibilità di ricercare subito gli autori degli stessi; infine, siccome si stanno sempre più registrando, anche su scala nazionale, reati commessi ad opera di sedicenti carabinieri o comunque appartenenti ad una forza di polizia o ancora che si presentano con identità diverse, come “funzionari di enti pubblici”, si sensibilizza l’opinione pubblica su questo delicato aspetto, per richiamare l’attenzione soprattutto degli anziani sul fenomeno, per evitare truffe a loro danno.

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