Ondate di calore: già operativo il piano dell'Ausl Romagna

Rimini

CESENA. Sono stati attivati dall’Ausl della Romagna, piani per il contrasto del disagio meteoclimatico e delle ondate di calore in collaborazione (come storicamente accade) con gli Enti Locali e il mondo del volontariato di tutto il territorio romagnolo. Piani che sono mirati a mettere in campo interventi efficaci su tutta la popolazione romagnola, in particolare sugli anziani fragili. I concetti portanti dei piani sono: individuazione e monitoraggio dei soggetti a rischio (sul territorio romagnolo vivono 136.987 ultrasettantacinquenni); interventi diretti e personalizzati al bisogno; individuazione di aree in cui, in caso di forti ondate di calore, si possano ospitare i soggetti più a rischio.

Alla base dei piani vi sono azioni di monitoraggio attivo sulla popolazione a rischio: sono state infatti realizzate vere e proprie mappe territoriali - costruite e aggiornate grazie alla collaborazione con le Istituzioni e in particolare coi Medici di Famiglia - degli utenti fragili e quindi più a rischio, tra cui sono ricomprese in particolare le fasce di persone molto anziane, sole o con reti parentali e–o di vicinato assenti o molto deboli, nonché di tutte le persone che per particolari condizioni fisiche richiedono un monitoraggio puntuale (ad esempio pazienti ventilati o popolazione carceraria anziana).

A queste categorie di utenti sono indirizzati telefonate a domicilio e contatti di altro tipo per verificarne lo stato di benessere e gli eventuali bisogni. Attraverso tali contatti si verificano il livello di autonomia dell’utente nell’organizzarsi contro il caldo, il suo eventuale stato di disagio psicofisico, la sua tendenza ad idratarsi a sufficienza, l’eventuale disponibilità di persone che possano dare il loro sostegno. Qualora gli operatori riscontrino situazioni in cui si renda necessario un intervento di natura sanitaria o sociale, provvedono ad attivare il soggetto titolato a risolvere la criticità (Protezione Civile, Ospedali, Assistenza Domiciliare, Enti Locali, Volontariato…), sempre nell’ottica della collaborazione in rete tra tutti i soggetti che partecipano al piano. E’ anche prevista la creazione di progetti individualizzati su soggetti a rischio.

Altra categoria particolarmente a rischio che necessita di un attento monitoraggio è costituita dagli ultrasettantacinquenni soli che sono dimessi dagli ospedali del territorio provinciale e dal Pronto Soccorso: per questi anziani sono stati predisposti sistemi di rilevazione ad hoc. Viene inoltre effettuato il monitoraggio in tempo reale della situazione climatica e dei suoi effetti in stretto contatto coi Dipartimenti di Igiene Pubblica e in collaborazione con l’Arpa.

Lo stretto raccordo con gli Enti Locali (Comuni) e con le associazioni di volontariato (tra cui la Protezione Civile, la Caritas, l’Auser e altre presenti nei vari territori), è mirato a rendere gli interventi sinergici e quindi più efficaci. E’ inoltre prevista la condivisione con i centri sociali e le strutture di accoglienza per anziani e soggetti fragili, pubbliche e private, di piani di monitoraggio del benessere degli ospiti ed eventuali misure per accrescerlo, comprendendo anche i pazienti in assistenza domiciliare. Questa condivisione contempla anche, in caso di ondate di calore particolarmente forti, l’accoglienza di anziani presso i centri stessi.

Per quanto attiene ai vari territori, sono stati attivati specifici recapiti telefonici e mail dedicate, per chiunque voglia chiedere informazioni o suggerimenti sul caldo, o anche per richieste di intervento. Nel cesenate i riferimento sono: 0547/356349 (Area Anziani Unione dei Comuni Valle Savio) e 0541/809694 (Area Anziani Unione dei Comuni del Rubicone).

 

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