Orogel investe altri 80 milioni in 3 anni

Rimini

CESENA. Il 2014 è stato un anno di conferme per Orogel, che insieme alla solidità dell’azienda conferma il trend constante di crescita. Confermata anche la propensione a reinvestire in se stessa: per il triennio 2015-2017 sono previsti 80 milioni di investimenti, che andranno ad aggiungersi ai 95 milioni già investiti negli ultimi 5 anni. Il tutto per continuare a rafforzare la capacità produttiva e di confezionamento, innovare la tecnologia e ottimizzare la logistica. Nel dettaglio, 10 milioni serviranno a realizzare una struttura meccanizzata a temperatura controllata per avviare gli ortaggi freschi, in arrivo dalla campagna, immediatamente alla linea di surgelazione. La struttura dovrebbe entrare in servizio già dalla campagna spinaci della primavera 2015. Sempre quest’anno altri 15 milioni saranno impiegati per il potenziamento egli impianti nel settore della surgelazione degli ortaggi e altri 5 milioni serviranno a raddoppiare la capacità produttiva dei passati “Verdurì”. A maggio cominceranno i lavori per la realizzazione di un nuovo sito produttivo adiacente alla sede di Cesena. La nuova struttura, per la quale è previsto un investimento di 30 milioni, si svilupperà su una superficie di 44 mila metri quadrati e sarà dedicata ai processi di confezionamento e di stoccaggio dei prodotti.

«Questo genere di investimenti - ha spiegato l’amministratore delegato Bruno Piraccini - servono a rimanere competitivi e a mantenere alta la qualità dei nostri prodotti. Anche perché, ad eccezione delle patate, che acquistiamo dall'Olanda, noi facciamo tutto qua. Quando McDonald’s ci ha chiesto la fornitura di 20 quintali di cipolla pastellata, noi abbiamo scelto di rinunciare perché non saremmo stati in grado di produrre quel quantitativo. Avremmo potuto calarci in ruolo diverso e andarla ad acquistare da qualcun’altro ma non è quello che facciamo ad Orogel».

Il successo della “formula Orogel”, che scommette su una filiera corta tra campo e impianti di trasformazione, oltre che sull’innovazione tecnologica, è confermato anche dai fatturati. Quello 2014 relativo ai surgelati ammonta a 180 milioni di euro (l’incremento è stato del 43,% negli ultimi sette anni), mentre quello relativo a Orogel Fresco è pari a 148 milioni.

Buono anche l’andamento del primo trimestre 2015, che rispetto all’anno precedente ha registrato un aumento del 13,9% del fatturato.

Orogel ha chiuso il 2014 con 90 mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli surgelati venduti (+2% rispetto al 2013) e 146 mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli freschi coltivati. Si conferma leader assoluto del settore “food service”, grazie anche al lavoro del team chef che assiste i cuochi nella scelta dei prodotti da utilizzare nelle loro cucine. Eccellenti, infine, il risultato nel comparto “retail”, che vede Orogel detenere il 25,6 % del mercato complessivo dei prodotti vegetali (tenendo conto anche della produzione per marchi privati), davanti al colosso Findus (fermo a quota 20,7% del mercato).

 

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