Sepsi batterica: bimbo ricoverato

Rimini

CESENA. Per i sintomi di quella che è una infezione della temuta famiglia delle meningiti, un bimbo di 3 anni residente nella prima periferia cittadina stato nei giorni scorsi ricoverato d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena.

La pediatria di Comunità ed il Dipartimento prevenzione, in attesa degli esiti degli esami in corso sul bimbo (ricoverato tra gli Infettivi) sono intervenuti a Martorano monitorando la scuola che frequenta ed hanno deciso di sottoporre a profilassi preventiva tutte le persone che potenzialmente potevano essere venute a contatto con il piccolo.

Oltre ai genitori ed ai parenti più stretti che lo avevano visto nell’imminenza dell’insorgere della malattia, sono state così sottoposti a profilassi antibiotica 74 persone: tutti i bambini, gli insegnanti ed il personale “Ata” dell’istituto scolastico.

L’infezione sulla quale stanno lavorando i medici che hanno in cura il piccolo è una sepsi batterica.

Si parla di sepsi meningococcica quando il meningococco diffonde per il corpo attraverso il sangue e normalmente si stima che questa complicanza della meningite possa colpire la decima parte dei pazienti infettati dal meningococco, anche se a volte si manifesta senza associarsi all’infiammazione delle mening).

La sepsi grave da meningococco può progredire anche con pochissimi e vaghi segni di alterazione meningea. La stragrande maggioranza degli assistiti lamenta febbre elevata (oltre i 39), associata ad eruzione cutanea.

Oltre a questi sintomi caratteristici, un paziente colpito da sepsi da meningococco può lamentare anche acidosi lattica, cefalea, ipotensione, mialgia o vomito. Tanti sintomi, insomma, in comune con le influenze che sono in giro in questi giorni.

Di qui la decisione di intervenire con la prevenzione antibiotica per tutti, anche se i risultati delle analisi sul bimbo si conosceranno soltanto nei prossimi giorni.

Anche il paziente viene trattato in queste ore con antibiotici.

I Servizi di Prevenzione in questi casi devono rispondere con urgenza immediata solo per il sospetto clinico di meningite da meningococco. Così tutti coloro che sono esposti (o lo sono stati) ad elevato rischio d’infezione sono stati sottoposti alla profilassi. Visto che il rischio di contagio è elevato soprattutto per chi ha frequentato il paziente a ridosso dell’insorgere della malattia.

L’ultimo caso simile a questo si era verificato a Pievesestina. Quando nella scuola materna fu ricoverata d’urgenza e poi curata una bambina anche lei di 3 anni. In quel frangente vennero sottoposti a profilassi in 112 tra insegnanti e piccoli frequentatori della scuola. L’episodio risale alla fine di novembre del 2012.

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