Il voto, i cittadini e il nuovo ruolo dei sindaci

Rimini

Di chi è la colpa se un politico ruba o è incapace? Del politico e di chi non controlla. Ma, non giriamoci intorno, è colpa anche di chi lo ha votato. Fino a quando gli italiani non si assumeranno la responsabilità civile di chi mandano al potere, l'Italia non potrà uscire da quella che non è solo una crisi economica ma anche culturale e civile.

E' per questo che domenica prossima non si può andare a votare con leggerezza. Ma si pensi a chi mandiamo al Parlamento europeo. Si pensi bene a chi eleggiamo come sindaco o come consigliere comunale.

Antonio Razzi, il famoso parlamentare preso di mira dal comico Maurizio Crozza, passato da Di Pietro a Berlusconi, è stato rieletto nonostante fosse di dominio pubblico che la sua scelta di campo era dettata esclusivamente da interessi personali legati alla possibilità di prendere il vitalizio da deputato (http://www.youtube.com/watch?v=aMrBBam9F5g). Si dirà: c'erano le liste bloccate! Ma allora perché votare una lista che mette in posizione eleggibile una persona il cui primo comandamento, per dirla con Crozza, sembra essere “fatti li c.... tua”?

Restando in ambito locale, c'è anche una ragione in più che dà importanza al nostro voto.

I futuri sindaci dovranno fare i conti con una Romagna nella quale spariscono le province. Dovranno perciò avere la capacità di lavorare assieme, di fare squadra per poter difendere e portare avanti gli interessi della Romagna.

Nel corso degli anni molti centri decisionali si sono spostati fuori dal nostro territorio per approdare a Bologna o altrove.

Non possiamo correre il rischio di tornare a una Romagna di campanili con tante voci distinte. C'è bisogno di un coro capace di dare peso politico a questo territorio. C'è bisogno di coordinarsi e di lavorare assieme per affrontare il problema dell'economia e dell'occupazione, la crisi dei due aeroporti romagnoli, il tema delle fiere, lo sviluppo della sanità pubblica, il rilancio del turismo, il problema dell'ordine pubblico, il tema della mobilità, la salvaguardia del nostro mare...

L'elenco è lunghissimo. Andiamo a votare senza doverci pentire di quel che abbiamo fatto.

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