Quella "Pazzidea" di Guido e Pedro attorno alla Sicilia

Rimini

LA VALLETTA. Uno è un architetto navale di Lugo. L’altro è un velista portoghese di Setubal e ha lavorato anche per il team di Alinghi. Si sono conosciuti facendo kite surf in agosto e si sono lanciati nell’avventura della Middle Sea Race, una delle più impegnative regate del Mediterraneo, ogni anno in programma a ottobre. Partenza e arrivo a Malta, dopo aver circumnavigato la Sicilia e le sue splendide isole (tra le quali Stromboli, Pantelleria e Lampedusa) in senso anti orario, quest’anno la regata ha registrato il record di iscritti (122 barche).

Guido Longhi, 31 anni, e Pedro Sacramento Das Neves, 34, hanno regatato sull’X 37 del romagnolo che batte bandiera del Circolo Nautico di Cesenatico. «Era da due stagioni che non faceva regate e l’abbiamo rimessa a punto”, spiega l’architetto. L’idea è venuta quasi per caso. Una “Pazzidea”, come direbbe il nome della barca.

Partecipare alla Middle Sea Race non è come fare due bordi davanti al porto. Farla in due rende le cose più difficili. Se a tutto ciò aggiungiamo l’arrivo di una burrasca che ha costretto al ritiro più della metà della barche, ecco che abbiamo le dimensioni della bella prova condotta dai due amici giunti 29esimi nella classifica generale in tempo compensato IRC e terzi nella categoria double handed IRC (in questa categoria su 15 equipaggi sono arrivati in fondo solo in quattro).

«Nelle prime giornate il vento è stato scarso», racconta Guido, «poi è cresciuto fino a raggiungere punte di 47 nodi da Maestrale con onde alte anche 5-6 metri al traverso. Io e Pedro (lo skipper) abbiamo ragionato sul da farsi e alla fine abbiamo considerato che in fondo la situazione era sotto controllo e abbiamo deciso di proseguire fino a Malta, toccando anche 19.6 nodi in planata!».

Anche per Guido e Pedro non sono mancati i problemi: uno spi rotto nello Stretto di Messina, la penna della randa rotta nei pressi di Malta... Ma il bilancio della regata è sicuramente positivo, specie considerando che la coppia non aveva mai regatato insieme. Alla fine, partiti il 17 ottobre, sono arrivati a destinazione in poco più di cinque giorni.

Alla Middle Sea Race era presente anche Velenosa, Rimar 36 di Marco Valentini (Circolo Nautico Amici della vela di Cervia) che ha dovuto abbandonare.

Sfortunata anche la prova di un altro romagnolo, Alex Ricci, giunto alla decima partecipazione. Stava regatando in doppio con Filippo Massimo Lancellotti, armatore di Sciara, un Beneteau First 44.7, quando all’altezza di Trapani-Favignana, è stato costretto al ritiro per un’avaria al timone. (pc)

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