Diporto e sicurezza: le nuove frontiere della tecnologia

CESENATICO. Una volta la sicurezza di chi andava per mare era affidata ai fuochi accesi a terra, ai fari, ai nautofoni, ai calcoli di chi usava il sestante... oggi la tecnologia è sempre più al fianco del navigante al punto che sono diversi i sistemi per garantire la sicurezza dei marinai. Sabato se ne parlerà al Museo della Marineria di Cesenatico. Dalle 15.30 alle 18.30 la Lega Navale Cesenatico organizza il workshop a ingresso libero dal titolo “Supporti elettronici alla sicurezza nell'ambito del GMDSS” dove la sigla sta per Global Maritime Distress Safety System, in italiano sistema mondiale di soccorso e sicurezza in mare. A parlare sarà Daniele Banfi, referente scientifico per la Lega Navale di Cesenatico.

Copertura mondiale

Il GMDSS è un sistema a copertura mondiale che tramite l'uso di vari apparati radio (a bordo e a terra) permette di meglio coordinare la gestione delle emergenze in mare. Inizialmente è stato utilizzato sulle grosse navi impegnate sulle rotte internazionali ma in seguito è stato reso obbligatorio anche sulle navi passeggeri con rotte nazionali, navi veloci, navi da carico, pescherecci da 24 metri in su e navi da diporto iscritte nei registri internazionali.

Ma questo sistema potrebbe presto, secondo alcuni, diventare riferimento obbligatorio anche per tutti gli altri diportisti. In particolare, l'apparato Vhf a bordo delle barche ha la funzionalità per trasmettere (attraverso il pulsante rosso DISTRESS e dopo la necessaria predisposizione) informazioni importanti per farsi localizzare dalla stazione costiera e quindi far partire i primi soccorsi in caso di emergenza.

Il sisema AIS

L'incontro prevede anche di affrontare il tema dell'AIS (Automatic identification system), un sistema che consente di monitorare posizione e altre informazioni delle imbarcazioni dotate di transponder AIS che navigano in prossimità a una portata che è quella del Vhf. Il sistema viene spesso richiesto come obbligatorio in molte regate veliche d'altura. Ci sarà anche spazio per l'emergenza dell'uomo a mare e la funzione MOB sul GPS nautico, che registra la posizione nel momento dell'allarme. E, per finire, non mancheranno cenni anche sull'EPIRB, il dispositivo trasmettitore di soccorso che sfrutta la copertura globale satellitare COSPAS-SARSAT, sperimentata da quasi 30 anni.

Insomma una ampia panoramica utilissima per il diportista attento alla socurezza che vuole “navigare” con maggiore consapevolezza fra le diverso opzioni tecnologiche oggi a disposizione.

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