I marinai del freddo tornano fra le boe

Rimini

RAVENNA. La barca giuria, i gommoni posa boe, gli addetti alla cucina, i giudici... Tutto è pronto per ricominciare. Il Ravenna Yacht Club accende i “motori” della 36esima edizione del Campionato d’Inverno, quello che per diverse edizioni è risultato essere il più affollato d’Italia (101 barche l’anno scorso). Da domenica 12 novembre a domenica 25 febbraio sette giornate di regate per assegnare i titoli nelle diverse categorie. Si calcola che saranno almeno una trentina i volontari al lavoro per assicurarsi che tutto funzioni al meglio.

Il presidente Pieralberto Setti, 75 anni appena compiuti, non ne ha perso uno: o in regata o a dare una mano all’organizzazione. «Quando siamo partiti, il primo anno, ci davano dei matti, perché l’inverno era visto come un periodo freddo e nebbioso che non si conciliava con l’andare a vela. Ma ci siamo impegnati tanto e qualche anno fa siamo arrivati al record di 160 barche iscritte».

Oggi il Ravenna Yacht Club conta circa 300 soci e 280 barche agli ormeggi. Ogni anno mette in cantiere tantissime manifestazioni, ma il Campionato d’inverno resta qualcosa di unico.

Negli ultimi anni le iscrizioni sono un po’ calate, complice anche la crisi economica. Ma sembra soffiare un vento nuovo. «Anche il record di iscritti fatto alla Barcolana», aggiunge Setti, «potrebbe essere un segnale che qualcosa sta cambiando in meglio».

Il campionato richiama barche da tutta l’Emilia-Romagna e in certi casi anche dal Veneto. Vengono suddivise in classi a seconda della lunghezza, dell’essere da regata o da crociera, dell’uso delle sole vele bianche. Si compete anche in tempo compensato secondo i criteri Orc.

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