Tre romagnoli nella burrasca: «Ci scaldavamo con le onde!»
«I siti avevano previsto il forte vento ma non a questi livelli», racconta lo skipper forlivese Luca Del Zozzo, già protagonista di una MiniTransat, la regata in solitario che sui Mini 650 attraversa l'Atlantico. «Dopo il primo fronte ce ne siamo ritrovati un altro ancor più potente. Era domenica notte, avevamo passato lo Stretto di Messina e stavamo risalendo lungo la costa calabra. Il maestrale è arrivato a soffiare anche a 47-49 nodi. In più c'era anche onda. Ogni dieci una altaquattro metri. La nostra randa ha iniziato a tagliarsi nella parte alta. Si fosse rotta avremmo rischiato di dover andare sull'albero per ammainare. In quelle condizioni non era il caso...!».
Molto saggiamente l'equipaggio (composto dal riminese Andrea Penzo, dal forlimpopolese Alan Olivucci e dalla svizzera Corinne Wirth) ha deciso di riparare all'isola di Salina dove la barca è arrivata nel pomeriggio di martedì 24 in buona compagnia. Su 104 barche partite infatti solo 35 (due le italiane) sono riuscite a concludere una delle più dure edizioni che si ricordino. L'equipaggio di Rambler, il primo arrivato a Malta, ha detto di aver visto onde alte quanto quelle che si vedono nell'Atlantico del Sud.
Del Zozzo elogia i suoi compagni d'avventura: «Si sono comportati in modo notevole e a bordo c'è stata molta armonia. La situazione stava diventando ingestibile e siamo stati concordi nel ridossarci dietro l'isola. La pioggia arrivava in orizzontale ed era talmente fredda che ci scaldavamo quando venivamo investiti dalle onde perché l’acqua del mare era più calda. E' stato un contatto con la natura davvero imponente».
La barca adesso torna alla base di Imperia pronta per le altre regate della stagione. Fra i vari appuntamenti in agenda: la Roma x Tutti e la Giraglia.