Zambelli, il sogno atlantico passa da Malta

Rimini

Non è passato un anno dalla fine della sue seconda e ultima MiniTransat che Michele Zambelli è già pronto per partire per una nuova importante avventura: la Middle Sea Race. Il navigatore solitario riminese, insieme alla sua Illumia12, a breve si trasferirà a Malta per la partenza del 22 ottobre prossimo.

Michele come si sente in vista di questa nuova sfida?

«Molto bene, sono contento di come stanno andando le cose, sono anche riuscito, insieme a dei velisti di Cervia e Savio, ad allenarmi in mezzo all’Adriatico: è stata una bella esperienza. Ma fino a pochi giorni fa ancora non sapevo se potevo partecipare a questa Middle Sea Race».

Perché? Ci sono stati problemi con la preparazione?

«No, non con la preparazione ma ho affrontato una battaglia tosta contro il tempo e contro la burocrazia. Il tutto perché la mia Illumia 12 è un prototipo autocostruito da Alessandro Bruno, mio amico velista che purtroppo è morto a causa di un incidente sugli sci poco dopo aver varato la barca. Questa è stata abbondanata a lungo fino a quando non l’ho saputo e mi sono proposto di prenderla. Da quel giorno sono entrato in un meccanismo burocratico che fino a poco fa non mi dava garanzie sulla partecipazione alla regata per la quale mi sto preparando da tempo».

Nonostante la burocrazia, è riuscito ad allenarsi lo stesso?

«Sì, ho fatto come se niente fosse. L’ho preparata proprio come avessi partecipato e così fortunatamente sarà. E’ stato bellissimo allenarsi a casa, il cantiere è stato al Marina di Rimini. Dopo la preparazione della MiniTransat in Francia avevo bisogno di stare qui vicino, poi devo dire che ho trovato molta disponibilità da parte di tutti. Fantastico. In più devo ringraziare Illumia che mi segue da 3 anni con vera passione e credendo in me, sono molto importanti».

Mi parli della Middle Sea Race, che obiettivi ha?

«Partiremo il 22 ottobre da Malta dove poi torneremo dopo aver navigato lasciando la Sicilia a sinistra. Sono molto carico e l’obiettivo non è solo quello del podio ma anche quello di testare Illumia12. Ci sarà Giovanni Soldini con Maserati, la sua barca non teme rivali ma non escludo di metterlo dietro nei tempi compensati.

Dopo la Middle Sea Race, porterò la barca a Cagliari dove la lascerò perché lì farò test tecnici e preparerò la Ostar. Ci sono le condizioni migliori per allenarsi per una regata del genere».

Non è ancora partito per la Middle Sea Race che già pensa alla preparazione per la Ostar. Come mai?

«Prima affronto la Middle ma pensare alla Ostar mi piace perché sarà un percorso del tutto diverso e più sconosciuto. A febbraio andrò a Plymouth, in Inghilterra. E’ una transatlantica che arriva in America e fa la rotta del Titanic. Non avevo ancora pensato di farla perché è diversa da quelle che ho affrontato in precedenza, è più fredda. Il mio sogno è quello di sfilare con i colori della Romagna sotto la Statua della Libertà!»

Lei ha anche fondato una scuola per ministi proprio qua a Rimini, come sta procedendo?

«Benissimo. Ammetto che non è facile seguirli e tantomeno lo è gestire tanti solitari, ma essendolo io per primo li capisco bene. Un grazie particolare lo devo a Gianni Sorci che ci ospita al Marina di Rimini e mi supporta con i ministi. Stiamo ottenendo bei risultati: fra qualche mese si terrà il primo, e unico, Campionato Invernale Mini650 dove ci saranno circa 7 barche. Poi ce ne sarà uno in primavera. Sono felice perché dopo 20 anni i mini tornano a navigare in Adriatico».

Si può dire che sta creando un movimento e un altro romagnolo affronterà una MiniTransat...

«Sì, Matteo Rusticali è stato uno dei primi a venire qua a Rimini. Riconosco le difficoltà, sono le stesse che ho affrontato, sei fuori dal mondo. Ma sono soddisfatto che ci provi, noi ministi stiamo iniziando ad avere credibilità».

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