Zambelli parte a razzo

Rimini

DOUARNENEZ. La lunga rotta di Michele Zambelli è iniziata. Sabato ha preso il via da Douarnenez la ventesima edizione della Mini Transat, la regata oceanica in solitario dedicata alla classe Mini che porta le barche dalla Francia all’altra parte dell’oceano Atlantico.

Il giovane skipper forlivese, socio del Club Nautico Rimini, è partito benissimo. Ieri sera sera era al primo posto assoluto, oggi al secondo su una flotta composta da 76 scafi (26 di categoria Proto, come nel caso di romagnolo, e 46 della categoria Serie).

Michele, con i suoi 25 anni è fra i più giovani al via, eppure è già alla sua seconda esperienza consecutiva. Due anni fa, con una barca datata, è riuscito ad arrivare decimo di categoria. Oggi si presenta al via con un mini più performante anche se non è fra quelli più “tirati”. Ma le regate cui ha preso parte quest’anno hanno dimostrato che il venticinquenne romagnolo è fra gli skipper più qualificati per ottenere un buon risultato.

Illumia ITA 788, la barca di Zambelli, è una delle sette italiane al via. La flotta è composta soprattutto da velisti francesi (veri maestri nella navigazione d’altura in solitario) ma il clima è internazionale (ci sono velisti da Regno Unito, Cina, Australia, Guadalupe, Spagna, Germania, Svizzera, Polonia, Olanda, Russia, Belgio...).

Dodici nodi da Ovest Nord Ovest hanno consentito alla flotta di partire mura a dritta, senza le preoccupazioni della passata edizione quando una serie di brutte perturbazioni fece slittare la partenza di alcune settimane e condizionò la prima parte della gara.

Michele è uscito quinto assoluto dal disimpegno della seconda boa, quando finalmente le barche hanno fatto rotta verso Capo Finisterre. Poi ha recuperato posizioni e nelle ultime ore si è alternato alla guida della flotta con l’italiano Alberto Bona, davanti al francese Vincent Grison. «Il mio obiettivo è un buon piazzamento», ha spiegato lo poco prima di mollare gli ormeggi, «e devo giocare bene le mie carte nel Golfo di Biscaglia dove troverò le condizioni tipiche del Mediterraneo e quindi poco congeniali agli avversari francesi».

La traversata dell’Atlantico prevede una sosta a Lanzarote (Canarie) dove l’arrivo delle prime barche è atteso tra giovedì e sabato 26 settembre. La seconda e ultima tappa, quella che porta all’arrivo finale di Guadalupe, prende il via il 31 ottobre. Quando gli skipper raggiungeranno il traguardo di Point a Pitre avranno percorso circa 4 mila miglia totali. Quattromila miglia senza alcun supporto tecnico a bordo, come telefono o computer, e con la concessione di un solo collegamento radio al giorno nel quale il comitato organizzativo comunica le previsione meteo e gli aggiornamenti delle posizioni dei regatanti.

Zambelli è anche “ambasciatore nei mari del mondo” della Fondazione Isal che si batte per approfondire le tematiche inerenti la sofferenza e per favorire lo sviluppo delle ricerca e della sperimentazione, nonché di coordinare e promuovere gli studi sulle terapie del dolore.

Per chi vuole seguire in diretta la regata c’è la possibilità di collegarsi al sito internet della manifestazione sul quale sono previsti aggiornamenti delle posizioni ogni quattro ore: http://www.minitransat-ilesdeguadeloupe.fr/.

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