Rimini, neonato morto, la primaria Ancora: "Mai lasciare sola la madre"

Cesena

Informazione costante, comportamenti protettivi e presenza di una persona cara accanto alla madre sono i tre fattori che possono proteggere da casi come la morte del neonato all’ospedale Pertini di Roma, soffocato dalla madre durante l’allattamento al seno. Gina Ancora, primaria dell’unità operativa di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Infermi e direttrice del Dipartimento materno- infantile di Rimini spiega come unire contatto e sicurezza nei piccoli appena nati e incoraggia l’allattamento al seno.

Dottoressa, secondo la sua esperienza cosa può essere successo alla mamma di Roma?

«Purtroppo sarei propensa a ritenere che si possa trattare di un caso di Supc, Sudden unespected postnatal collapse, un evento drammatico non atteso ma noto a livello internazionale in ambito neonatologico. Si verifica in genere durante la prima settimana di vita del bambino dalla sala parto, in reparto o a casa. L’incidenza di questo tipo di collasso è bassissima, dai 3 agli 8 casi ogni 100mila nascite di cui 1 su 4 può condurre a morte. In Italia, considerando 400mila nascite l’anno possiamo purtroppo attenderci 8-10 casi per anno come quello del neonato di Roma. Si continua a fare il possibile per evitare che fatti come questi accadano, la prevenzione ha alla sua base l’informazione costante dei neo-genitori attraverso corsi di preparazione al parto, comunicazioni successive alla nascita unite ad azioni raccomandate anche in “Genitori Più” della nostra Regione, come la sistemazione del neonato a pancia in su durante il sonno. Nei primi sei mesi di vita del bimbo il rischio di “morti bianche” (Sids) purtroppo esiste. Noi medici cerchiamo di proporre l’argomento, nonostante la sua durezza, negli incontri mensili che teniamo nell’ambito del progetto “Nascere a Rimini».

Può spiegarci come funzionano le cose in reparto a Rimini?

«A Rimini i neonati vengono lasciati in stanza con le madri (Rooming-in), questo per agevolare da subito il contatto pelle-pelle e la conoscenza tra i due. Il monitoraggio sanitario è attivato tramite l’ostetrica e il personale infermieristico. Nelle prime due ore dalla nascita del piccolo si procede al contatto pelle-pelle con promozione dell’allattamento al seno che rappresenta, soprattutto dal punto di vista emotivo e sensoriale, una modalità di attivazione importantissima dei circuiti cerebrali. Il contatto con l’odore della mamma e con la sua pelle attiva nel neonato, quelle che vengono definite “connessioni cerebrali positive”. Sempre nell’ambito del Rooming-in (mamma e neonato nella stessa stanza ma in letti diversi, che non impediscono il contatto ma eliminano i rischi) se la mamma è particolarmente stanca, il personale sanitario su richiesta, può occuparsi del neonato e permetterle di riposare qualche ora».

In questi giorni l’allattamento al seno materno è al centro del dibattito. Qual è la sua opinione in merito?

«L’allattamento al seno è protettivo rispetto ai casi di morti improvvise ed è un fattore importantissimo di salute sia fisica che mentale presente e futura del bambino. Inoltre il contatto con la pelle della madre scolpisce il cervello del piccolo e ne aumenta a dismisura la capacità di resilienza alle avversità che incontrerà nella sua vita. La salute mentale ed emozionale degli adulti dipende tantissimo dai primi mille giorni di vita del neonato, dal concepimento ai primi due anni circa».

Quali consigli si possono dare alle neo-mamme?

«È di estrema importanza che entro le prime due ore di vita del bambino la mamma sia coadiuvata da una persona cara (madre, partner che sia) che insieme all’ostetrica del reparto e al personale infermieristico tenga alta la sorveglianza. Questa presenza facilita la madre e crea una condizione di maggior sicurezza intorno al piccolo. Dopo le limitazioni del periodo pandemico ora vi è piena disponibilità all’ingresso di una persona cara. È importante inoltre favorire un sonno sicuro del proprio bambino sulla base delle informazioni ricevute dal personale sanitario, condividendo con loro eventuali perplessità».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui