Nel Faentino sono 150 i profughi arrivati. Una rete di volontari per aiutarli

Ravenna

Circa 150 le persone arrivate a seguito degli eventi bellici in Ucraina nel territorio dei sei comuni del faentino. Per lo più si tratta di donne e minori; un centinaio vengono ospitati in famiglie di connazionali, gli altri nelle strutture messe a disposizione dalla Diocesi di Faenza e Modigliana attraverso la rete costituita da Caritas, Comune di Faenza e Unione della Romagna faentina. 

La rete del volontariato messa in piedi nel faentino sta lavorando a pieno regime per assicurare alimenti e generi di prima necessità. Su questo fronte la Croce Rossa Italiana e la Pubblica Assistenza supportano le istituzioni anche per raccogliere i dati degli ospiti che poi dovranno essere sottoposti dal personale Asl per gli screening sanitari. 

“Il form che abbiamo lanciato all’indirizzo https://forms.gle/7YNvnjqKqn1mmxjG9  e alla Home page dei comuni e al sito dell’Unione della Romagna Faentina - spiega l’assessore al welfare del Comune di Faenza, Davide Agresti - attraverso il quale associazioni, residenti e psicologi, potranno comunicare la propria disponibilità a fornire aiuti, resta aperto ed è il canale principale da utilizzare. Abbiamo poi messo a disposizione un indirizzo mail (emergenza.ucraina@romagnafaentina.it) che può essere usato da associazioni di volontariato che vogliono proporre specifiche attività o servizi; pensiamo ad esempio a corsi di lingua italiana o inglese dedicate a minori e adulti rifugiati. Una volta raccolte le disponibilità e la natura dei progetti faremo tramite con la comunità ucraina. Al momento -conclude Agresti- una sessantina le associazioni con le quali siamo lavorando per affrontare al meglio l’emergenza ma anche per organizzare piccole iniziative di inclusione e vicinanza per agevolare o rendere più facile questo momento drammatico per i rifugiati”. 

Da segnalare l’importante risposta data dai residenti dell’Unione faentina attraverso il form. In circa 10 giorni di operatività dello strumento digitale allestito, oltre 200 le disponibilità per fornire aiuti: vestiario, generi di prima accoglienza, alloggi, cibo e accompagnamento in strutture di accoglienza o negli uffici per sbrigare le formalità per la permanenza in Italia. 

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