Negozi a Imola: vendite a Natale più vicine ai livelli pre pandemia

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Le festività di Natale 2022, le prime senza restrizioni di alcun genere da due anni a questa parte, sembrano avvicinarsi sotto i migliori auspici per i negozianti di Imola. «Gli acquisti sono cominciati bene – osserva Danilo Galassi, presidente di Confcommercio Ascom Imola –. Tireremo le somme fra qualche giorno, però c’è un bel movimento, c’è una grande fiducia e c’è anche la voglia di spendere qualche cosa in più nonostante tutto quello che ci è piombato addosso: gli aumenti della luce, del gas e di tutto il resto».

Alle parole di Galassi fa eco Sabina Quarantini, presidente di Confesercenti Imola. «L’andamento è abbastanza stabile rispetto a quello dello scorso anno, forse c’è una leggera crescita, anche se non si raggiungono ancora i livelli pre pandemia. E gli acquisti sono iniziati probabilmente qualche giorno prima, perché le persone sanno che ci sono alcuni problemi legati al reperimento delle merci e, di conseguenza, possibili ritardi nelle consegne. In questa maniera, quindi, sono un po’ più sicure di riuscire a trovare quello che stanno cercando».

Le previsioni

Guardando alle giornate clou, quelle che ci separano dalla Vigilia, «ho fatto un giro in alcuni negozi prima della partenza degli acquisti, e ho trovato merce molto bella e titolari molto sollevati, perché queste feste promettono bene – aggiunge Galassi –. La nostra speranza è che vadano effettivamente come abbiamo immaginato che andranno. Credo che si muoverà qualche cosa in più rispetto al Natale del 2021, perché finalmente ci siamo un po’ allontanati dalla pandemia. L’auspicio è che queste festività siano piacevoli e ammirevoli per tutti, perché se vendiamo stiamo bene tutti, se non vendiamo non sta bene nessuno».

«I prossimi dieci giorni saranno quelli che dovrebbero dare la sferzata, e la sensazione è questa – continua Quarantini –. Queste ultime giornate sono un po’ il banco di prova per vedere se ci sarà una tenuta dei consumi e di quale portata. Sono i giorni più cruciali. Però sembra che le vendite stiano reggendo, e che ci sia un leggero aumento in quei settori che avevano sofferto di un calo maggiore a causa della pandemia, compresa la ristorazione. Il meteo non è di aiuto, ma per questo non è possibile fare niente. Però non c’è male».

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